Youtuber e Partita IVA: Come funziona nel 2024?
Essere uno Youtuber oggi non è solo una passione, ma può diventare una vera e propria attività professionale. Se il tuo canale genera guadagni, sia dalle views che da sponsorizzazioni o affiliate marketing, per il fisco sei considerato a tutti gli effetti un professionista e, di conseguenza, dovrai aprire una partita IVA e pagare tasse e contributi. Vediamo come funziona il tutto e quali sono le opzioni per aprire una partita IVA come Youtuber nel 2024.
Chi è lo Youtuber per il fisco?
Uno Youtuber è definito come una persona che crea, pubblica e monetizza contenuti video su YouTube. Questi guadagni possono derivare da più fonti, e a seconda della tipologia di entrate, cambia anche il tipo di inquadramento fiscale. Vediamo i tre casi principali.
1. Guadagni solo dalle views
Se guadagni principalmente dalle views dei tuoi video e non hai altre fonti di entrata come sponsorizzazioni o affiliazioni, dovrai utilizzare il codice Ateco della tua attività principale. Ad esempio, se sei un commercialista che apre un canale YouTube su argomenti legati alla contabilità, utilizzerai il codice Ateco relativo alla tua attività professionale (commercialista) anche per il canale YouTube. In questo caso, i contributi saranno versati alla cassa previdenziale corrispondente alla tua professione.
2. Guadagni da views e sponsorizzazioni
Se oltre alle views guadagni anche attraverso sponsorizzazioni di prodotti o servizi, il codice Ateco da utilizzare sarà il 73101, che è quello utilizzato dai liberi professionisti che si occupano di ideazione di campagne pubblicitarie. In questo caso, verserai i contributi alla gestione separata INPS, come fanno i liberi professionisti senza una cassa previdenziale specifica.
3. Guadagni da views, sponsorizzazioni e affiliate marketing
Se, oltre a guadagnare dalle views e dalle sponsorizzazioni, ricevi anche entrate dall'affiliate marketing (promozione di prodotti con provvigioni), sarai inquadrato come una ditta individuale e dovrai utilizzare il codice Ateco 73102, che è quello riservato a chi svolge attività di promozione pubblicitaria e provvigioni. In questo caso, i contributi saranno versati alla cassa INPS commercianti.
Tassazione e regime forfettario
Se scegli di operare sotto il regime forfettario, potrai beneficiare di una tassazione agevolata, pagando solo il 5% di imposta sui tuoi guadagni per i primi cinque anni di attività. Dopo il quinto anno, l'aliquota salirà al 15%. Questo regime è particolarmente vantaggioso per chi prevede di avere ricavi sotto i 85.000 € annui, offrendo una gestione fiscale più snella e meno onerosa rispetto al regime ordinario.
Contributi
Il pagamento dei contributi varia in base all'inquadramento fiscale scelto. Come accennato:
- Se mantieni il codice Ateco della tua attività principale, pagherai i contributi relativi a quella professione.
- Se operi come libero professionista (codice 73101), verserai i contributi alla gestione separata INPS.
- Se invece scegli la strada della ditta individuale (codice 73102), i contributi saranno versati alla cassa INPS commercianti.
Conclusione
Diventare Youtuber e guadagnare dalla creazione di contenuti richiede una pianificazione accurata, soprattutto dal punto di vista fiscale. A seconda di come monetizzi il tuo canale, dovrai scegliere l'inquadramento fiscale e il codice Ateco più appropriato, gestire il pagamento delle tasse e dei contributi, e valutare se adottare il regime forfettario per beneficiare di una tassazione più vantaggiosa. Rivolgersi a un commercialista esperto, soprattutto per capire qual è la forma fiscale più adatta al tuo caso specifico, è essenziale per evitare errori e ottimizzare la gestione della tua attività su YouTube.