Trump vs Harris: Promesse e Programmi Elettorali a Confronto
Gli Stati Uniti sono di fronte a un bivio cruciale, con la sfida elettorale tra Donald Trump e Kamala Harris. Da un lato, l'ex presidente e figura del conservatorismo americano; dall'altro, la vicepresidente in carica, conosciuta per il suo impegno in ambito di giustizia sociale e diritti civili. In questo articolo analizziamo in dettaglio le proposte di entrambi, mettendo in evidenza i punti salienti dei rispettivi programmi elettorali.
La Visione di Donald Trump
Donald Trump, se eletto, diventerebbe il 47esimo presidente degli Stati Uniti, ed il suo programma include una serie di proposte audaci, ma anche controverse. Una delle promesse chiave della sua campagna elettorale passata era l'abrogazione dell'Affordable Care Act (meglio noto come Obamacare), un programma che rendeva più accessibile l'assicurazione sanitaria. Trump non riuscì ad abrogarlo durante la sua prima presidenza, ma oggi propone di migliorarlo, rendendolo più economico e accessibile, con un focus particolare sulle malattie croniche infantili.
Un'altra delle proposte distintive di Trump è la costruzione del muro al confine con il Messico, volta a combattere l'immigrazione irregolare. Sebbene siano stati realizzati pochi chilometri di muro durante la sua presidenza, Trump resta convinto della necessità di rafforzare i controlli al confine, con un occhio di riguardo anche al contrasto dei cartelli della droga messicani e alla lotta contro la diffusione del fentanyl.
Smantellare il Deep State è un altro punto programmatico di Trump. Sebbene sia un termine nebuloso che si riferisce a una presunta rete di burocrati che operano contro la sua agenda, Trump ne fa un elemento centrale della sua retorica. Accanto a questo, propone il potenziamento dello scudo di difesa missilistica, in continuità con l'iniziativa del presidente Reagan degli anni '80.
In ambito economico, Trump intende rilanciare l'industria energetica americana attraverso la deregolamentazione, riducendo le normative ambientali per promuovere l'uso di combustibili fossili e abbattere i costi energetici. Questo, secondo lui, renderà gli Stati Uniti meno dipendenti dall'energia importata.
La Visione di Kamala Harris
Kamala Harris, l'attuale vicepresidente degli Stati Uniti, si presenta come una figura progressista, con l'obiettivo di espandere il diritto all'aborto, promuovere i diritti della comunità LGBT e migliorare il sistema sanitario esistente. Harris vuole ridurre i costi dei farmaci e rafforzare l'Obamacare, introducendo inoltre un programma per rendere più conveniente costruire case per le aziende e acquistare case per i cittadini.
Harris ha abbracciato molte delle tematiche già affrontate dall'amministrazione Biden, come la riduzione dei costi energetici e la promozione di università pubbliche gratuite per le famiglie con redditi inferiori a 125.000 dollari. Per contrastare il crescente problema del debito studentesco, Harris propone la cancellazione parziale del debito per le persone più vulnerabili e per chi lavora nel servizio pubblico.
In politica estera, Harris sostiene il supporto militare e finanziario all'Ucraina contro la Russia, assieme agli altri membri della NATO. Nei confronti di Israele, Harris sostiene una forte alleanza, ma con un tono più favorevole al negoziato e alla soluzione dei due Stati, pur continuando a garantire l'assistenza militare necessaria.
Differenze e Similarità
Nonostante le evidenti differenze tra i due candidati, ci sono alcuni punti su cui Trump e Harris sembrano sorprendentemente allineati. Entrambi, ad esempio, hanno una visione severa nei confronti della Cina. Trump, durante la sua presidenza, introdusse la China Initiative per limitare l'accesso della Cina a tecnologie sensibili e proteggere la ricerca americana; Harris, dal canto suo, sostiene le recenti restrizioni imposte dall'amministrazione Biden su importazioni e dazi verso la Cina.
Per quanto riguarda le finanze pubbliche, le promesse dei due candidati comportano costi elevati per il bilancio nazionale. Harris propone di mantenere i benefici fiscali per chi guadagna meno di 400.000 dollari l'anno, sostenendo anche le piccole imprese con agevolazioni fiscali. Trump, invece, punta a ridurre la tassazione per le aziende che non delocalizzano e a compensare i costi con l'aumento della produzione energetica e l'imposizione di nuovi dazi.
Conclusioni
Le elezioni negli Stati Uniti si presentano come un momento di scelta tra due visioni contrastanti: una più conservatrice e orientata alla sicurezza nazionale, rappresentata da Trump, e una più progressista e concentrata sui diritti civili e il benessere sociale, incarnata da Kamala Harris. Entrambi i candidati presentano proposte che, se attuate, avranno un impatto significativo sull'economia, sulla politica interna ed estera del Paese. La scelta, come sempre, spetta agli elettori americani, e i risultati potrebbero influenzare non solo gli Stati Uniti, ma l'intero scenario geopolitico mondiale.