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Test salivare per il THC: può essere fatto anche sui passeggeri?

La domanda che molti si pongono riguarda la possibilità di sottoporre al test salivare per il THC non solo il conducente di un veicolo, ma anche i passeggeri. La risposta a questo quesito si trova nell'articolo 187 del Codice della Strada, che punisce chi guida in stato di alterazione psicofisica causata dall'assunzione di sostanze droganti, come cannabis, hashish o droghe pesanti. Vediamo insieme come funziona questo test e quali sono le circostanze in cui può essere applicato anche ai passeggeri.

Cosa prevede la legge italiana

Secondo l'articolo 187 del Codice della Strada, chi guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti è soggetto a sanzioni penali. Il comma 2 bis della stessa disposizione prevede l'utilizzo di strumenti salivari per rilevare la presenza di stupefacenti, tramite campioni di mucosa del cavo orale. Questo tipo di test è quindi uno strumento utilizzato dalla polizia per accertare se una persona abbia fatto uso di droghe e sia quindi in uno stato di alterazione durante la guida.
L'assunzione di droghe in Italia, pur non costituendo reato, è comunque considerata un illecito amministrativo. Le sanzioni per questo tipo di illecito possono includere la sospensione della patente di guida, del passaporto, del porto d'armi e del permesso di soggiorno, con una durata che varia da un mese a due anni. Tuttavia, diventa un reato penale se la persona sotto l'effetto di droghe viene trovata alla guida di un veicolo.

Test salivare anche per i passeggeri?

È possibile che la polizia sottoponga anche i passeggeri al test salivare per verificare l'eventuale stato di alterazione psicofisica causata da droghe? La risposta è sì, ma con alcune precisazioni. I passeggeri possono essere sottoposti al test salivare non ai fini della contestazione del reato previsto dall'articolo 187 del Codice della Strada, ma per verificare un possibile illecito amministrativo, come previsto dall'articolo 75 del Testo Unico Stupefacenti.
La polizia può quindi effettuare controlli anche sui passeggeri, ma solo se ci sono ragionevoli motivi per ritenere che abbiano fatto uso di droga. Questo significa che il test può essere effettuato se la polizia ha un fondato sospetto oppure se il cittadino è stato precedentemente sottoposto ad un accertamento qualitativo non invasivo ed è risultato positivo. Queste regole, valide per il conducente, si applicano a maggior ragione anche nei confronti dei passeggeri.

Quando è possibile sottoporre i passeggeri al test?

Perché un passeggero possa essere sottoposto al test salivare, è necessario che la polizia abbia dei motivi concreti per sospettare che la persona abbia fatto uso di droghe. In assenza di un fondato sospetto, il test non può essere eseguito. Tuttavia, se il conducente risulta positivo al test, questo può essere già un motivo sufficiente per estendere il controllo anche agli altri presenti in auto. Questo perché spesso l'uso di sostanze stupefacenti, come la cannabis, avviene in modo collettivo, con la condivisione della droga tra conducente e passeggeri.
In una situazione del genere, la polizia può quindi decidere di sottoporre tutti i presenti in auto al test salivare. Se il conducente risulta positivo, nei suoi confronti verrà applicata la sanzione penale prevista dall'articolo 187 del Codice della Strada. Per i passeggeri, invece, sarà applicata la sanzione amministrativa prevista dall'articolo 75 del Testo Unico Stupefacenti. In entrambi i casi, la conseguenza è la sospensione della patente, anche se i termini della sospensione possono variare.

Quali sono le implicazioni del test?

È importante sottolineare che il test salivare rappresenta uno strumento di controllo utilizzato non solo per punire chi guida sotto l'effetto di droghe, ma anche per garantire la sicurezza sulle strade. Chi viene trovato in stato di alterazione rischia non solo sanzioni, ma anche la sospensione di documenti importanti come la patente o il passaporto. Questo ha un impatto significativo sulla vita quotidiana delle persone, limitando la loro libertà di movimento e le possibilità lavorative.
Inoltre, il fatto che anche i passeggeri possano essere sottoposti al test è un elemento che molti non conoscono. Questo significa che chiunque si trovi in auto con una persona che ha fatto uso di sostanze stupefacenti potrebbe essere coinvolto in un controllo, con tutte le conseguenze del caso. Per questo motivo, è fondamentale essere consapevoli dei rischi e delle possibili ripercussioni legali legate all'assunzione di droghe e al trasporto con un conducente sotto l'effetto di stupefacenti.

Conclusioni

Il test salivare per il THC può essere applicato non solo al conducente di un veicolo, ma anche ai passeggeri, qualora vi siano motivi fondati per sospettare che abbiano fatto uso di sostanze stupefacenti. Questo tipo di controllo rientra tra le misure adottate per garantire la sicurezza stradale e prevenire incidenti causati da persone in stato di alterazione psicofisica. Le sanzioni possono variare da penali, in caso di guida sotto l'effetto di droghe, ad amministrative, per il semplice consumo, ma in entrambi i casi la sospensione della patente è una conseguenza comune.
La legge italiana è chiara: l'uso di droghe non è consentito, e le misure di controllo sono sempre più stringenti per garantire la sicurezza di tutti. Per questo motivo, è importante essere informati sui propri diritti e doveri, e soprattutto evitare comportamenti che possano mettere a rischio la propria sicurezza e quella degli altri. La consapevolezza delle regole è il primo passo per una guida responsabile e sicura.

Di Gaetano

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