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Tensioni sui mercati: la guerra in Israele e il crollo di Tesla e Nike

Negli ultimi giorni, i mercati finanziari hanno subito importanti oscillazioni, con un calo generalizzato sia negli Stati Uniti che in Europa. La guerra in Israele ha contribuito a questo clima di incertezza, con conseguenze non solo umanitarie, ma anche economiche. I principali indici azionari stanno mostrando segni di instabilità, e aziende come Tesla e Nike sono state duramente colpite. Vediamo nel dettaglio cosa sta succedendo.

La guerra in Israele e l'aumento della volatilità

Le tensioni in Medio Oriente, in particolare il conflitto tra Israele e Hamas, stanno avendo un impatto significativo sui mercati finanziari. Quando si verificano eventi geopolitici di questa portata, gli investitori reagiscono spesso con cautela, spostando i loro capitali su asset considerati più sicuri. È proprio per questo che il VIX, l'indice della volatilità, ha superato per la terza volta in tre mesi la soglia dei 20 punti. L'aumento della volatilità è un chiaro segnale di incertezza tra gli investitori.
Uno degli effetti immediati di questa crisi è stato il rialzo del prezzo dell'oro, bene rifugio per eccellenza nei periodi di crisi. In parallelo, anche il prezzo del petrolio ha registrato un aumento, sia per l'instabilità della regione mediorientale, sia per altri fattori, come gli scioperi nei porti statunitensi, che potrebbero aggravare i ritardi nelle catene di approvvigionamento.

Gli Stati Uniti: delusioni dai dati macroeconomici

Negli Stati Uniti, i dati macroeconomici pubblicati di recente non hanno soddisfatto le aspettative degli analisti, contribuendo ulteriormente a destabilizzare i mercati. In particolare, le richieste di sussidi di disoccupazione sono state superiori al previsto, raggiungendo le 225.000 unità, 6.000 in più rispetto alle attese.
D'altra parte, l'indice ISM non manifatturiero, che misura l'andamento del settore dei servizi, ha mostrato risultati migliori del previsto. Questo è particolarmente significativo, poiché l'economia statunitense è fortemente basata sui servizi, rendendo questo dato più rilevante rispetto all'indice manifatturiero.

Nike: utili deludenti e previsioni pessimistiche

Nike è una delle aziende che ha sofferto maggiormente in borsa negli ultimi giorni. Sebbene abbia superato le aspettative sugli utili con un EPS (utile per azione) di 0,77 dollari, le entrate complessive sono state inferiori alle previsioni, raggiungendo 11,59 miliardi di dollari contro gli 11,65 miliardi attesi.
Ciò che ha maggiormente preoccupato gli investitori, però, è stata la guidance fornita da Nike, che prevede un calo dei ricavi compreso tra l'8% e il 10% per l'ultimo trimestre dell'anno. A complicare ulteriormente la situazione, l'azienda sta affrontando un processo di riorganizzazione interna con un cambio al vertice, il che ha aumentato le preoccupazioni sul futuro dell'azienda.

Tesla: vendite inferiori alle attese e incertezze sui margini

Anche Tesla ha subito un calo significativo, con il titolo che ha perso oltre il 3% in una sola giornata. La causa principale è stata la pubblicazione dei dati sulle consegne di veicoli del terzo trimestre, che hanno deluso le aspettative. Tesla ha consegnato circa 463.000 veicoli, un dato in aumento rispetto al passato, ma inferiore alle previsioni degli analisti, che si aspettavano consegne maggiori.
Un altro fattore di preoccupazione per Tesla riguarda la decisione di interrompere la vendita del Model 3 Standard Range, il modello più economico, negli Stati Uniti. Questa scelta è stata motivata dai costi legati alle tariffe sulle importazioni dalla Cina, che stavano comprimendo eccessivamente i margini di profitto. Questo cambiamento potrebbe avere un impatto sulle vendite future, soprattutto considerando l'aumento della concorrenza nel mercato delle auto elettriche.

Le aspettative per il futuro di Tesla

Nonostante le recenti difficoltà, Tesla resta ottimista riguardo al futuro. Nel mese di ottobre, l'azienda di Elon Musk ha in programma due eventi cruciali che potrebbero influenzare notevolmente il prezzo delle azioni. Il primo è la presentazione del robotaxi il 10 ottobre, un veicolo autonomo che potrebbe rivoluzionare il settore dei trasporti. Questo mercato è ancora in fase di sviluppo, ma secondo le previsioni potrebbe crescere esponenzialmente nei prossimi anni. Tesla si troverà ad affrontare concorrenti importanti, come Waymo (di proprietà di Google) e altre aziende cinesi in rapida espansione.
Il secondo evento è la pubblicazione dei risultati trimestrali il 23 ottobre. Gli analisti prevedono un utile per azione di 0,46 dollari, il che rappresenterebbe un calo del 13% su base annua. Tuttavia, le prospettive per il futuro restano positive, con un possibile aumento degli utili del 44,4% entro il 2025.

L'incognita dei robotaxi e la sfida della concorrenza

Il mercato dei robotaxi è ancora nelle fasi iniziali, ma si prevede che potrebbe crescere in modo esponenziale nei prossimi anni. Secondo un report, il mercato globale dei robotaxi potrebbe raggiungere 39 miliardi di dollari entro il 2030, con una crescita annuale composta del 90%. Un altro report stima che il mercato potrebbe valere 120 miliardi di dollari entro il 2031.
Tuttavia, Tesla non è l'unica azienda che sta puntando su questa tecnologia. Waymo ha già raggiunto il traguardo di 100.000 viaggi autonomi pagati a settimana, e altre aziende come General Motors e diverse compagnie cinesi stanno investendo massicciamente nel settore.

Conclusioni

I mercati finanziari stanno attraversando un periodo di forte instabilità, influenzato da fattori geopolitici come la guerra in Israele e da delusioni aziendali come quelle di Nike e Tesla. L'incertezza regna sovrana, e i prossimi mesi saranno decisivi per determinare l'andamento di queste aziende e dei mercati globali in generale.
Tesla, in particolare, sta affrontando una fase cruciale della sua evoluzione, con progetti ambiziosi come i robotaxi e le sfide legate alla crescente concorrenza nel settore delle auto elettriche. Nonostante le difficoltà attuali, l'azienda di Elon Musk ha ancora il potenziale per mantenere la sua posizione di leader nel settore, ma molto dipenderà dai risultati dei prossimi eventi e dall'accoglienza del mercato.

Di Gaetano

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