Tennis, ATP Finals Londra: Novak Djokovic sul trono d’Inghilterra!
Novak Djokovic chiude in bellezza il suo 2012: batte per 7-6, 7-5 Roger Federer alla O2 Arena di Londra in una combattutissima finale delle Atp World Tour Finals e festeggia così nel migliore dei modi la seconda stagione consecutiva terminata al primo posto del ranking mondiale. È anche il suo secondo titolo nella kermesse di fine anno, dopo quello ottenuto nel 2008, quando batté nel match clou il russo Nikolay Davydenko. La sfida con Federer, al di là della classifica, era attesissima perché, in sostanza, assegnava il primato del 2012 per gli addetti ai lavori: nessuno, infatti, era riuscito ad aggiudicarsi più di uno Slam e dunque conquistare il Masters, per di più battendo il diretto concorrente nell’ultimo atto, equivaleva a una sorta di investitura ufficiale. È stato il serbo a prevalere, e in due set, ma l’ex Re Roger ha tantissimi rimpianti per come sono andate le cose in entrambi i parziali: nel primo era avanti 3-0 ed è poi stato a due punti dal vincerlo, nel secondo ha addirittura mancato due set-point sul 5-3. Rivediamo, comunque, la cronaca dell’incontro.
Primo set. La O2 Arena è gremita per assistere allo show: tra gli spettatori si annovera la presenza di Francesco Totti, probabilmente giunto a Londra per smaltire la bruciante sconfitta nel derby. Partenza sprint di Federer: 3-0, i primi due game senza concedere nemmeno un quindici. L’elvetico delizia la platea con la vasta gamma del suo repertorio, e anche lo stesso Djokovic non può che osservarlo con ammirazione. Nole si sblocca nel quarto gioco, tenendo laboriosamente il servizio ai vantaggi, e subito dopo opera il controbreak, raggiungendo l’avversario sul 3 pari. In un lunghissimo nono game, il serbo pare mettere la freccia: riesce infatti a strappare il servizio alla terza opportunità a un Federer particolarmente falloso con il diritto. Alla battuta sul 5-4, Djokovic si guadagna un set-point, ma il fuoriclasse di Basilea non ne vuole sapere di arrendersi, glielo annulla e realizza il controbreak per il 5 pari.
Si va al tie-break, dopo che, sotto per 6-5, il ragazzo di Belgrado ha infilato quattro punti consecutivi dallo 0-30. Qui è sempre Federer a rincorrere: Djokovic ottiene subito il minibreak e sale 2-0, Roger glielo restituisce, ma perde un altro punto sulla propria battuta, mandando il serbo sul 5-4 con due servizi a seguire. Roger recupera ancora, annulla con una magia di diritto un secondo set-point sul 6-5, ma cede comunque al terzo: otto punti a sei. Il parziale d’avvio è durato un’ora e dodici minuti, e Nole lo ha fatto suo nonostante abbia conquistato quattro punti in meno (48 a 52). Secondo set. Federer non si perde d’animo e toglie immediatamente il servizio al rivale (seppure al quarto tentativo nel game). Sale 2-0 e poi 3-1, e nel quinto gioco non sfrutta un’opportunità per il doppio break che sarebbe stata letale per l’avversario. Sul 4-3 salva comunque una palla del controbreak con un ace e allunga sul 5-3.
La soluzione della contesa al terzo sembra ormai vicina, ma non si sono fatti i conti con la volontà di ferro di Djokovic. Così, alla battuta sul 5-4, Roger sciupa due palle set e si fa raggiungere sul 5 pari. Nole lo scavalca, si procura un matchpoint sul 6-5 e chiude subito, grazie a un bel passante di rovescio vincente, ottenendo il suo quarto gioco consecutivo. 76(6) 75 lo score dopo due ore e quattordici minuti di battaglia sportiva. Si è trattato appena della seconda finale nei 43 anni di storia del Masters in cui il numero uno del mondo ha sconfitto il numero due: la precedente nel 1986, con la vittoria di Ivan Lendl su Boris Becker. Due volte, invece, era stato il n. 2 a prevalere sul leader: nell’83 con John McEnroe sullo stesso Lendl e due anni fa, proprio con Federer su Rafa Nadal. A questo punto non rimane da chiederci se Novak farà suo anche il 2013!
Francesco Aspanò