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Strategie di Equilibrio per Prevenire le Cadute negli Anziani: Analisi del Margine Mediolaterale di Stabilità

Le cadute rappresentano un problema importante per la salute degli anziani, poiché aumentano il rischio di disabilità e compromettono l'autonomia personale. Il rischio di caduta è particolarmente elevato durante il cammino, a causa della necessità di mantenere l'equilibrio dinamico mentre il centro di massa (COM) del corpo si sposta costantemente. Uno studio recente ha esaminato il Margine di Stabilità (MOS) come indicatore delle strategie motorie utilizzate dagli anziani per mantenere l'equilibrio dinamico durante la camminata.

Che Cos'è il Margine di Stabilità?

Il Margine di Stabilità (MOS) è una misura che quantifica la distanza tra il centro di massa (COM) e il centro di pressione (COP), ovvero l'area di contatto del piede con il terreno che può sostenere il peso corporeo. Questa distanza definisce quanto sia stabile una persona mentre cammina: maggiore è il MOS, più alta è la probabilità che il corpo possa rimanere in equilibrio.
L'equilibrio dinamico è particolarmente difficile da mantenere durante la fase di appoggio singolo della camminata, quando un solo piede è a contatto con il terreno e il COM è all'interno o al di fuori della base di supporto (BOS). Questa fase rappresenta circa l'80% del ciclo di camminata e richiede un controllo preciso per prevenire cadute.

Differenze nell'Equilibrio tra Anziani e Giovani

Lo studio ha coinvolto 14 adulti anziani e 16 adulti giovani, che hanno camminato lungo un percorso di 12 metri per tre volte. Durante queste camminate, sono stati analizzati il MOS e i momenti articolari dell'anca e della caviglia sia nel piano sagittale che frontale, mentre per il ginocchio sono stati analizzati solo nel piano sagittale.
I risultati hanno mostrato che gli anziani presentano un MOS maggiore nel piano frontale rispetto ai giovani, suggerendo una strategia volta a evitare la perdita di equilibrio laterale. Gli anziani utilizzano momenti di abduzione dell'anca e eversione della caviglia più intensi per mantenere il proprio COM lontano dai bordi laterali della loro base di supporto durante la fase di appoggio singolo. Questa strategia, però, può portare il COM più vicino ai bordi mediali della base di supporto, aumentando il rischio di instabilità mediale e, potenzialmente, interrompendo prematuramente la fase di oscillazione dell'altro arto.

Relazione tra il MOS e i Momenti Articolari

Un aspetto interessante dello studio è stato l'analisi della relazione tra il MOS e i momenti articolari. È stato osservato che gli anziani presentano una correlazione più forte tra i momenti dell'anca e il MOS nel piano sagittale rispetto ai giovani. Questo risultato indica che gli anziani si affidano maggiormente ai movimenti dell'anca per mantenere l'equilibrio durante la camminata, suggerendo una maggiore dipendenza dai muscoli dell'anca per controllare il COM.
Inoltre, nel piano frontale, gli anziani hanno mostrato momenti di abduzione dell'anca e di eversione della caviglia più ampi rispetto ai giovani, probabilmente come meccanismo per contrastare la destabilizzazione laterale. Questi risultati suggeriscono che gli anziani potrebbero adottare una strategia conservativa, cercando di mantenere il corpo il più vicino possibile alla linea centrale di progressione, riducendo così il rischio di cadute laterali.

Implicazioni per la Prevenzione delle Cadute

I risultati di questo studio hanno importanti implicazioni per la prevenzione delle cadute negli anziani. Il MOS maggiore nel piano frontale tra gli anziani potrebbe non indicare un equilibrio migliore, ma piuttosto una strategia compensativa volta a evitare la perdita di stabilità laterale. Gli anziani sembrano adattare il loro modo di camminare per contrastare la perdita di equilibrio laterale, ma questo può esporli a rischi di instabilità in altre direzioni.
L'utilizzo di strategie che coinvolgono prevalentemente l'anca per mantenere l'equilibrio potrebbe essere un segno di neurodegenerazione o di perdita della capacità di utilizzare altre articolazioni, come la caviglia, per il controllo dell'equilibrio. Questo fenomeno, noto come ridistribuzione distale-prossimale dei momenti articolari, evidenzia la maggiore dipendenza dagli arti superiori del corpo per mantenere l'equilibrio durante la camminata negli anziani.

Conclusioni

La comprensione delle strategie motorie adottate dagli anziani per mantenere l'equilibrio può fornire informazioni preziose per lo sviluppo di interventi di prevenzione delle cadute. Gli esercizi mirati a migliorare la forza e il controllo dei muscoli dell'anca, insieme a quelli per migliorare la stabilità laterale, potrebbero aiutare a ridurre il rischio di caduta. Inoltre, la valutazione continua del Margine di Stabilità durante l'intero ciclo di camminata può offrire una visione più completa delle differenze tra giovani e anziani e fornire dati utili per adattare le terapie riabilitative.
FONTE

Di Gaetano

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