Ruolo della PDE10A nella Schizofrenia
La schizofrenia è una malattia cronica debilitante caratterizzata da sintomi positivi e negativi, nonché da compromissione cognitiva. Attualmente, i farmaci antipsicotici di seconda generazione rappresentano lo standard di cura, ma una porzione significativa di pazienti non ottiene risultati soddisfacenti, portando a cicli continui di cambiamento dei farmaci a causa di efficacia limitata o eventi avversi. Tra questi effetti collaterali si includono effetti metabolici, aumento di peso, sintomi extrapiramidali (EPS), e sedazione. Esiste dunque una forte necessità di sviluppare nuovi trattamenti più sicuri ed efficaci per i pazienti con schizofrenia.
La PDE10A è un enzima che regola i livelli di cAMP e cGMP nelle cellule del sistema nervoso centrale, specialmente nei neuroni spinosi medi dello striatum. Questi neuroni sono implicati nella modulazione della neurotrasmissione dopaminergica e la PDE10A rappresenta un interessante bersaglio terapeutico per migliorare le alterazioni nelle vie di segnalazione del sistema nervoso tipiche della schizofrenia.
Caratteristiche di MK-8189
MK-8189 è un inibitore della PDE10A con potenza subnanomolare che mostra buone proprietà farmacologiche. La somministrazione orale di MK-8189 ha dimostrato di aumentare significativamente i livelli di cGMP e di fosforilazione della GluR1 nei tessuti striatali di ratto. Inoltre, MK-8189 ha attivato sia la via dopaminergica D1 diretta sia la via dopaminergica D2 indiretta, come evidenziato dall'aumento dell'espressione di sostanza P e encefalina.
Efficacia nei Modelli Preclinici
MK-8189 è stato testato su diversi modelli preclinici per valutare il suo potenziale come antipsicotico. Nei test di conditioned avoidance responding (CAR), MK-8189 ha ridotto significativamente il comportamento di evitamento, dimostrando una potenziale attività antipsicotica. Inoltre, è stato in grado di invertire i deficit indotti dall'MK-801 nel pre-pulse inhibition (PPI), un modello utilizzato per studiare l'attenuazione degli stimoli sensoriali nei disturbi psicotici. MK-8189 ha anche mostrato effetti promettenti nel migliorare le funzioni cognitive nei test eseguiti su macachi rhesus, in particolare nei compiti di retrieval di oggetti, suggerendo una possibile efficacia nel trattare i deficit cognitivi associati alla schizofrenia.
Studi di Occupazione dell'Enzima PDE10A
Per ottimizzare la somministrazione del farmaco nei trial clinici, sono stati effettuati studi di occupazione dell'enzima PDE10A nei macachi rhesus tramite tomografia a emissione di positroni (PET). I risultati hanno mostrato che una concentrazione plasmatica di MK-8189 di circa 127 nM era sufficiente per raggiungere il 50% di occupazione della PDE10A nello striato. Questo dato è stato essenziale per definire i livelli di dosaggio da testare nelle future fasi cliniche.
Conclusioni e Prospettive Future
I risultati dello studio preclinico su MK-8189 indicano una significativa attività antipsicotica e cognitiva, con effetti comparabili ai farmaci antipsicotici attualmente in commercio. MK-8189 ha dimostrato un'efficacia robusta nei modelli preclinici, correlata ai livelli di occupazione dell'enzima PDE10A, suggerendo la possibilità che il farmaco possa offrire un trattamento più efficace e tollerabile per i pazienti con schizofrenia.
L'efficacia di MK-8189 nelle fasi precliniche rappresenta un passo avanti significativo nello sviluppo di nuove terapie per la schizofrenia. Gli studi futuri dovranno stabilire se l'occupazione più alta e sostenuta della PDE10A, come osservato nei modelli preclinici, si tradurrà in un miglioramento clinico significativo per i pazienti, riducendo al contempo gli effetti collaterali associati agli attuali trattamenti antipsicotici.
FONTE