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Ruolo dell'esercizio nei pazienti con Malattia Renale Cronica

Molti pazienti con malattia renale cronica tendono a ridurre il loro livello di attività fisica, il che contribuisce a peggiorare la loro funzione fisica, ad aumentare il rischio di morbilità cardiovascolare e a ridurre la qualità della vita correlata alla salute (HR-QoL). L'inserimento di programmi di esercizio fisico nelle routine quotidiane può aiutare a contrastare questi effetti negativi, migliorando la capacità di camminare, la salute cardiovascolare, e anche il benessere psicologico.
I pazienti che si sottopongono a emodialisi sono particolarmente esposti al rischio di disabilità fisica e debolezza muscolare. Tuttavia, studi recenti mostrano che anche piccole dosi settimanali di esercizio fisico possono portare benefici clinici significativi, migliorando non solo la capacità di esercizio, ma anche l'umore e la qualità della vita generale.

Barriere e soluzioni all'implementazione dell'esercizio

Nonostante i benefici noti, l'esercizio fisico non viene ancora prescritto in modo sistematico ai pazienti CKD. Questo è dovuto a diverse barriere, tra cui una bassa consapevolezza tra il personale sanitario e una mancanza di proattività nell'incoraggiare i pazienti a partecipare ai programmi di esercizio. La promozione di uno stile di vita più attivo è quindi vista come una potenziale intervento ecologico, capace di influenzare positivamente non solo la salute fisica, ma anche quella mentale ed emotiva dei pazienti.

L'importanza della nutrizione

Accanto all'esercizio, anche una corretta alimentazione gioca un ruolo fondamentale nella gestione della CKD. Un approccio nutrizionale che limiti proteine, fosfati e sodio può migliorare lo stato di salute complessivo dei pazienti, specialmente se combinato con esercizio fisico. Tuttavia, i risultati di studi che combinano esercizio fisico e supplementazione nutrizionale sono stati a volte contrastanti, indicando la necessità di ulteriori ricerche in questo ambito.

Ambiente naturale e salute

Un altro elemento importante è l'interazione tra esercizio fisico e ambiente naturale. Studi dimostrano che l'esposizione a un ambiente naturale durante l'attività fisica può migliorare significativamente il benessere psicologico, riducendo lo stress e migliorando l'umore. Questo aspetto è particolarmente rilevante per i pazienti in dialisi, poiché un ambiente naturale o ricco di elementi biophilici, come piante e luce naturale, può migliorare la qualità della vita e persino la motivazione a partecipare a programmi di esercizio.

Disegno biofilico e ambiente di cura

Il disegno biofilico, che mira a incorporare elementi naturali negli spazi costruiti, può svolgere un ruolo cruciale anche nei centri di dialisi. Creare un ambiente più stimolante e naturale non solo aiuta i pazienti a sentirsi meglio, ma può anche migliorare la produttività e il benessere del personale sanitario. Un ambiente di cura che includa elementi naturali può ridurre lo stress, migliorare l'attenzione e creare un'atmosfera più accogliente sia per i pazienti che per i visitatori.

Conclusioni

In sintesi, un approccio multidisciplinare che combini esercizio fisico, nutrizione e ambiente può rappresentare una strategia vincente per migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da malattie renali croniche. Nonostante le difficoltà nell'implementare questi programmi su larga scala, è necessario continuare a sviluppare modelli che siano sostenibili, inclusivi e facilmente applicabili, per offrire un supporto concreto ai pazienti durante il loro percorso di cura.
FONTE

Di Gaetano

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