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Il Riscaldamento Globale: Più Vicino alla Soglia Critica di Quanto Pensiamo?

Il riscaldamento globale causato dalle attività umane potrebbe essere più vicino a una soglia critica di quanto stimato finora. Secondo una recente analisi del ghiaccio dell'Antartide, nel 2023 il riscaldamento dovuto all'uomo avrebbe raggiunto 1,49 °C al di sopra dei livelli pre-industriali. Questo dato è preoccupante, considerando che il limite stabilito dall'accordo di Parigi è di 1,5 °C per evitare i peggiori impatti del cambiamento climatico.

L'Accordo di Parigi e le Stime dell'IPCC

Nel 2015, quasi tutti i Paesi hanno adottato l'accordo di Parigi, un trattato che impone di mantenere la temperatura globale sotto la soglia di 1,5 °C rispetto ai livelli pre-industriali. Questo obiettivo mira a ridurre i gravi effetti del cambiamento climatico, come l'aumento del livello del mare, eventi climatici estremi e perdita di biodiversità. L'IPCC (Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico) stima che il riscaldamento attuale sia intorno a 1,31 °C, ma questa cifra si basa su medie calcolate su periodi decennali. Di conseguenza, queste stime non rispecchiano le temperature degli anni più recenti, e potrebbero essere meno precise rispetto alla realtà.

Il Problema della Baseline Pre-Industriale

L'IPCC utilizza come punto di riferimento la temperatura media tra il 1850 e il 1900 per stimare l'aumento della temperatura globale. Tuttavia, i livelli di anidride carbonica (CO2) e le temperature erano già in aumento prima del 1850, e questo significa che l'attuale approccio potrebbe sottovalutare l'aumento effettivo del riscaldamento globale. Andrew Jarvis, uno degli autori dello studio, sottolinea che il metodo tradizionale non cattura l'intero quadro del cambiamento climatico pre-industriale.

Un Nuovo Approccio Basato sui Ghiacci dell'Antartide

Per affrontare questo problema, Jarvis e il suo collega Piers Forster hanno utilizzato i dati dei ghiacci dell'Antartide, che registrano i livelli di CO2 nell'atmosfera negli ultimi 2.000 anni. Hanno stabilito una nuova baseline pre-industriale tra l'anno 13 d.C. e il 1700, un periodo in cui i livelli di CO2 erano stabili intorno a 280 parti per milione. Utilizzando questa baseline, i ricercatori hanno combinato questi dati con le temperature globali dal 1850 al 2023, calcolando così il riscaldamento anno per anno.

I Risultati dell'Analisi: Più Caldo di Quanto Pensiamo

Secondo i calcoli di Jarvis e Forster, entro il 2023 i livelli di CO2 erano aumentati di 142 parti per milione rispetto alla baseline pre-1700, indicando un riscaldamento di 1,49 °C. Usando invece la baseline tra il 1850 e il 1900, l'aumento risultava essere di 1,31 °C. Questo suggerisce che il metodo tradizionale non cattura appieno il riscaldamento già in atto prima del 1850. Altri metodi per calcolare il cambiamento di temperatura globale, come lo studio delle spugne marine, suggeriscono che il riscaldamento potrebbe aver superato addirittura i 1,50 °C.

Un Metodo Più Affidabile

La nuova analisi ha mostrato che le stime di cambiamento della temperatura, basate sulla baseline pre-1700, sono circa il 30% più certe rispetto a quelle ottenute con i metodi standard. Questo nuovo metodo, secondo Richard Betts, climatologo dell'Università di Exeter, è "importante e utile" poiché offre un modo rapido e semplice per calcolare in tempo reale il riscaldamento causato dall'uomo, senza dover ricorrere a modelli climatici complessi o metodi statistici soggetti a incertezze.

L'Importanza di Informazioni Immediate

Betts sottolinea anche l'importanza di avere informazioni immediate per rispondere con urgenza al cambiamento climatico. I dati forniti da metodi tradizionali spesso arrivano troppo tardi rispetto alla velocità con cui il clima sta cambiando. Avere un sistema che possa offrire stime più affidabili e vicine al tempo reale è cruciale per attuare politiche che possano mitigare il cambiamento climatico prima che sia troppo tardi.
Il riscaldamento globale, dunque, potrebbe aver già raggiunto livelli molto pericolosi per l'equilibrio del nostro pianeta, più di quanto pensassimo. Serve un'azione immediata e decisa per affrontare questo problema, basata su dati aggiornati e metodi di calcolo più accurati.
FONTE

Di Gaetano

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