Riforma sul catasto e tasse casa: ecco cosa cambierà
Parte la riforma del catasto con l’approvazione del decreto attuativo sulle commissioni censuarie in Consiglio dei Ministri: ecco cosa cambierà!
Riforma del Catasto 2014
C’è una buona probabilità che la rendita catastale per il calcolo IMU e la tassa sui servizi indivisibili TASI aumentino anche di 10 volte rispetto al valore attuale, e questo dipenderà da come i sindaci dei vari comuni andranno a rimodulare le aliquote e le agevolazioni delle imposte a riforma chiusa.
Più l’aumento sarà elevato e più basso sarà il livello delle attuali rendite. L’allineamento progressivo dei valori patrimoniali a quelli del mercato delle compravendite immobiliari e delle rendite agli importi delle locazioni ridurrebbe ed eliminerebbe (in teoria) le attuali disparità. Ovviamente questo andrà ad influire il calcolo di TASI e IMU.
Commissioni censuarie: escluse le associazioni di categoria
Il decreto attuativo della delega fiscale non assicura la presenza di rappresentati delle varie associazioni di categoria del settore immobiliare in ognuna delle 103 commissioni censuarie locali, composte da 7 membri ognuna.
Le commissioni censuarie saranno formate da un presidente (scelto tra magistrati ordinari, amministrativi o tributari), 2 componenti che saranno designati designati dalle Entrate e 1 dall’Anci.
Il prefetto proporrà i componenti che sono stati indicati da professionisti e associazioni di categoria al presidente del Tribunale, che ne nominerà 3.
Le associazioni di categoria potrebbero essere escluse dalle commissioni censuarie, e quindi non avere la possibilità di esprimere il proprio pensiero riguardante il meccanismo di costruzione delle funzioni statistiche che definiscono i nuovi importi.
Mancanza di tutela anticipata per il contribuente
La mancanza di una tutela anticipata per il contribuente è un meccanismo che avrebbe dato la possibilità di verificare i reclami dei contribuenti in commissione censuaria prima di un ricorso effettivo.
L’autotutela del cittadino sarebbe servita per rendere il sistema più efficiente, a favore della semplificazione delle procedure ed anche per interpellare direttamente i membri della commissione censuaria qualificati sull’estimo catastale.
Definizione delle rendite catastali: l’iter
L’iter per quanto riguarda la definizione delle nuove rendite catastali nell’ambito della riforma del catasto dovrebbe seguire diversi passaggi quali:
- mappatura a partire dalle “micro-zone”, porzioni del territorio con caratteristiche omogenee;
- revisione radicale del sistema di vani, classi e categorie per arrivare agli “immobili-tipo” su cui costruire gli algoritmi per attribuire i nuovi valori basati sui metri quadrati;
- individuazione del valore medio di mercato per ogni micro-zona e per ogni tipologia immobiliare, con applicazione di coefficienti che terranno conto di ubicazione, epoca di costruzione e gradi di finitura. I coefficienti funzioneranno in base ad un algoritmo che dovrà definire il valore unitario al metro quadrato;
- validazione delle funzioni statistiche da parte delle 103 commissioni censuarie;
- attribuzione del valore patrimoniale medio stabilito attraverso gli algoritmi sulla base del valore di mercato e la nuova rendita che (sempre attraverso le funzioni statistiche) sarà ancorata al valore locativo.
Attribuzione di estimo incoerente: che fare?
Secondo tale riforma, in caso di attribuzione di un estimo incoerente il cittadino potrà fare istanza di autotutela all’ufficio provinciale del Territorio dell’Agenzia delle Entrate. Ciò sarà possibile a partire dalla notifica prevista dal decreto legislativo; inoltre si potrà anche fare ricorso alla Commissione tributaria provinciale entro (e non oltre) 60 giorni dalla notifica.
Le Commissioni tributarie saranno chiamate in causa nel merito dei valori immobiliari per altre tipologie di imposte, la cui trattazione richiede una formazione più specifica.
Gaetano Bellissima