Reazioni Alimentari Avverse e Alterazioni dello Stato Nutrizionale nei Bambini con Disturbi dello Spettro Autistico
I disturbi dello spettro autistico (ASD) rappresentano un gruppo di condizioni neuroevolutive caratterizzate da difficoltà nella comunicazione sociale, comportamenti ripetitivi e interessi limitati. Negli ultimi anni, il numero di diagnosi di ASD è raddoppiato, con una prevalenza di circa 1 bambino su 100 a livello globale. La gestione dell'ASD è particolarmente complessa a causa delle molteplici comorbidità, che includono disturbi fisici e mentali, oltre a specifiche reazioni alimentari avverse (AFR), come allergie e intolleranze alimentari.
Progetto NAFRA
Il progetto NAFRA ("Nutritional status and Adverse Food Reactions in children with Autism Spectrum Disorder") è stato progettato per valutare la prevalenza delle reazioni alimentari avverse nei bambini con ASD rispetto a un gruppo di controllo di bambini sani (NASD). Lo studio ha anche esplorato le alterazioni dello stato nutrizionale, la selettività alimentare e l'adesione alla dieta mediterranea (MD), cercando di comprendere l'impatto complessivo delle abitudini alimentari su questi pazienti.
Metodologia dello Studio
Lo studio NAFRA ha coinvolto 100 bambini con ASD e 100 bambini sani di età compresa tra 18 mesi e 7 anni, reclutati tra il 2017 e il 2023 presso l'Università di Napoli Federico II. I partecipanti sono stati valutati da un team multidisciplinare composto da pediatri, allergologi, gastroenterologi, e nutrizionisti. Le misurazioni antropometriche sono state effettuate per determinare lo stato nutrizionale, mentre la presenza di allergie alimentari, intolleranze e malattia celiaca (CD) è stata confermata utilizzando criteri diagnostici standard.
Risultati Principali
Reazioni Alimentari Avverse (AFR)
Nei bambini con ASD è stata osservata una prevalenza significativamente più alta di AFR rispetto al gruppo di controllo (16% contro 2%). Le reazioni avverse più comuni includevano allergie alimentari (7% nei bambini con ASD contro 1% nei controlli) e celiachia (6% contro 0%). Gli allergeni più frequentemente riscontrati nei bambini con ASD erano l'uovo e il latte vaccino. Questo aumento di AFR può essere in parte legato a una maggiore predisposizione dei bambini con ASD a sviluppare disturbi del sistema immunitario.
Alterazioni dello Stato Nutrizionale
I bambini con ASD presentavano una prevalenza più alta di obesità rispetto ai controlli (24% contro 8%). L'obesità è risultata particolarmente comune nei bambini con ASD di livello moderato e severo, suggerendo che la selettività alimentare e la limitata varietà nella dieta potrebbero contribuire all'aumento di peso. Infatti, molti di questi bambini preferiscono alimenti ad alta densità energetica e ultra-processati, a scapito di frutta, verdura e altri alimenti sani.
Selettività Alimentare e Adesione alla Dieta Mediterranea
La selettività alimentare era significativamente più alta nei bambini con ASD (26% contro 2%), mentre solo il 10% dei bambini con ASD aveva una buona adesione alla dieta mediterranea rispetto al 34% dei controlli. La dieta mediterranea, ricca di frutta, verdura, legumi e cereali integrali, è ampiamente riconosciuta come un modello alimentare sano che contribuisce alla prevenzione delle malattie croniche. La bassa adesione a questa dieta nei bambini con ASD rappresenta quindi un ulteriore fattore di rischio per la loro salute.
Discussione
I risultati del progetto NAFRA evidenziano la necessità di un approccio multidisciplinare e di interventi precoci per affrontare le comorbidità legate all'ASD, come le reazioni alimentari avverse e le alterazioni dello stato nutrizionale. La presenza di obesità, insieme a una dieta poco equilibrata, suggerisce che l'intervento nutrizionale dovrebbe essere adattato alle specifiche esigenze dei bambini con ASD, favorendo una maggiore varietà alimentare e migliorando la qualità complessiva della loro dieta.
Le alterazioni del microbioma intestinale potrebbero rappresentare uno dei meccanismi sottostanti l'aumento delle AFR nei bambini con ASD. La ricerca futura dovrà esplorare ulteriormente la relazione tra le abitudini alimentari, la composizione del microbioma e la suscettibilità alle reazioni alimentari in questi pazienti.
Conclusioni
I bambini con ASD sono a maggior rischio di sviluppare reazioni alimentari avverse, obesità e hanno maggiori difficoltà a mantenere una dieta equilibrata rispetto ai loro coetanei sani. Un'adeguata gestione nutrizionale, fornita da un team multidisciplinare, è essenziale per migliorare le condizioni legate all'ASD e la qualità di vita di questi bambini. Interventi personalizzati possono aiutare a prevenire le complicanze associate e a favorire uno sviluppo più sano e armonioso.
Il progetto NAFRA ha contribuito a colmare alcune lacune nella comprensione delle sfide nutrizionali affrontate dai bambini con ASD e sottolinea l'importanza di un supporto nutrizionale precoce e mirato per affrontare e gestire le comorbidità legate a questa condizione.
FONTE