La ragazza conferma la versione della denuncia contro Leonardo La Russa
Un'accusa di stupro ha scosso l'opinione pubblica italiana, coinvolgendo il figlio del presidente del Senato, Leonardo La Russa. La ragazza che ha denunciato l'incidente ha confermato la sua versione dei fatti durante un interrogatorio di tre ore davanti ai pm di Milano, Letizia Mannella e Rosaria Stagnaro.
Secondo quanto riportato dalla denunciante, la serata ha avuto inizio all'Apophis, un locale notturno, dove ha riferito di aver avuto un blackout dopo aver accettato due drink offerti da Leonardo La Russa. Successivamente, la ragazza ha affermato di essersi svegliata nel letto dell'uomo in un luogo sconosciuto, provando una profonda paura.
Durante l'interrogatorio, la ragazza ha anche riferito di aver avuto un dialogo con Leonardo La Russa, che le avrebbe detto di aver avuto un rapporto sessuale con lei, insieme a un suo amico. Tuttavia, la ragazza sostiene di non avere alcun ricordo di quanto accaduto e di non essere stata in condizioni di dare il consenso.
La denunciante ha descritto anche un episodio in cui Leonardo La Russa avrebbe cercato di costringerla a baciarlo contro la sua volontà, minacciandola di non farla uscire se non avesse acconsentito. La ragazza ha spiegato di non aver reagito per paura.
Le indagini si concentrano ora sulle tre ore mancanti tra l'uscita dall'Apophis e l'arrivo a casa. Gli investigatori stanno ascoltando le testimonianze di tre amiche che erano presenti nel locale e di un'altra ragazza con cui la denunciante ha parlato il giorno successivo.
Le chat tra le ragazze sono state considerate prove importanti nella ricostruzione dei fatti. In una di esse, la denunciante si lamenta di non ricordare nulla e di sentirsi fuori controllo. Le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona sono state acquisite dagli inquirenti per cercare ulteriori elementi che possano confermare la versione della denunciante.
Al momento, il telefono di Leonardo La Russa non è stato sequestrato, ma se venisse confermata la presenza di un altro ragazzo durante la serata, l'accusa potrebbe evolvere in violenza sessuale di gruppo.
La ragazza ha dichiarato al Corriere della Sera di non voler vivere con paura e di non voler essere giudicata per le scelte che ha fatto. Ha espresso gratitudine al suo avvocato per il lavoro svolto, sottolineando l'importanza di dare voce alle donne che non hanno avuto il coraggio di denunciare.
L'indagine è ancora in corso e le autorità stanno raccogliendo tutte le prove necessarie per fare luce sulla vicenda. È fondamentale garantire un'indagine completa e imparziale, in modo da valutare correttamente le accuse e assicurare giustizia per tutte le parti coinvolte.