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Primo ETF Quality Italiano

Nel video, viene presentato il concetto di ETF Quality, ovvero un ETF costruito sulla base del fattore "Quality". Questo fattore, ormai molto utilizzato, viene aggiunto a un indice o a un ETF per renderlo più interessante e potenzialmente redditizio. Il fattore Quality si concentra su criteri specifici che selezionano le aziende in base alla loro qualità finanziaria. Nel caso presentato, è stato creato il primo ETF Quality interamente basato su aziende italiane, seguendo le stesse regole degli indici di mercato.

Cos'è il Fattore Quality?

Il fattore Quality è uno dei diversi fattori utilizzati per modificare gli indici in base a determinati parametri, come il Value (che seleziona aziende con multipli bassi) o il Growth (che seleziona aziende in crescita). Nel caso del fattore Quality, vengono presi in considerazione tre parametri principali: il Return on Equity (ROE), l'indebitamento e la stabilità degli utili.
Il ROE indica la redditività del patrimonio netto e misura l'efficienza di una società nel generare utili rispetto al capitale proprio. L'indebitamento si riferisce al rapporto tra debito ed equity, mentre la stabilità degli utili valuta quanto gli utili per azione (EPS) siano stabili nel tempo. Un'azienda con un ROE elevato, poco indebitamento e utili stabili è considerata di alta qualità.

La Creazione dell'ETF Quality Italiano

L'autore del video ha deciso di creare un ETF Quality basato esclusivamente su aziende italiane, utilizzando l'indice Fuzzi Italia Star come base. Questo indice è stato scelto in quanto ha storicamente mostrato migliori rendimenti rispetto al più noto Fuzzi Mib. Il Fuzzi Italia Star raccoglie aziende di medie dimensioni che si distinguono per solidità e buone performance.
Per costruire l'ETF Quality, è stato necessario analizzare le componenti dell'indice e valutare le aziende in base ai tre parametri del fattore Quality. Ogni azienda ha ricevuto un punteggio (Z Score) che indica quanto il valore di ciascun parametro si discosta dalla media del gruppo. Questo punteggio è stato poi utilizzato per calcolare un Quality Score, che determina il peso di ciascuna azienda all'interno dell'ETF.

I Passaggi Chiave

Il processo di creazione dell'ETF Quality è stato articolato in diversi passaggi:

  1. Scelta dell'Indice: È stato scelto l'indice Fuzzi Italia Star per le sue buone performance storiche.

  2. Analisi delle Componenti: L'elenco delle aziende dell'indice è stato reperito tramite varie fonti, poiché non era disponibile gratuitamente sul sito di Borsa Italiana.

  3. Calcolo dei Parametri: Sono stati calcolati il ROE, l'indebitamento e la stabilità degli utili per ciascuna azienda. Successivamente, si è proceduto alla "winsorizzazione" dei dati per eliminare valori estremi e attribuire punteggi equi alle aziende.

  4. Calcolo dello Z Score: Ogni azienda ha ricevuto uno Z Score per ciascun parametro, che è stato poi combinato per ottenere un Quality Score medio.

  5. Selezione delle Aziende: Sono state selezionate le prime 25 aziende con il miglior Quality Score per costituire l'ETF Quality.

Risultati dell'Analisi

Il risultato di questo processo ha mostrato che le aziende selezionate per l'ETF Quality avevano, in media, un ROE più alto, un indebitamento minore e una maggiore stabilità degli utili rispetto all'indice originale. Questo dimostra che il processo di selezione ha effettivamente portato a una miglior qualità delle componenti dell'indice.
L'analisi ha inoltre evidenziato che alcune aziende note, come Mondadori e Banca Ifis, non sono state incluse nell'ETF a causa dei loro punteggi inferiori. In particolare, l'azienda Tamburi, che aveva un peso significativo nell'indice originale, è stata esclusa per via dei suoi parametri finanziari non in linea con il fattore Quality.

Considerazioni Finali

La creazione di un ETF Quality interamente italiano ha permesso di capire meglio come funzionano questi strumenti finanziari e quali siano i criteri di selezione delle aziende di qualità. Nonostante le difficoltà pratiche nel creare un ETF simile da parte di un singolo investitore, l'esperienza ha fornito importanti spunti sull'investimento basato su fattori.
Per gli investitori che desiderano applicare i principi del fattore Quality, è possibile utilizzare questi parametri per selezionare singole azioni da includere nel proprio portafoglio. Sebbene creare un ETF personalizzato possa essere complicato, adottare una strategia basata su criteri di qualità può aiutare a migliorare le performance del portafoglio e ridurre i rischi.

Conclusione

L'ETF Quality italiano, sebbene creato solo a scopo didattico, rappresenta un interessante esercizio di analisi finanziaria e selezione di aziende in base alla loro solidità. Conoscere meglio il fattore Quality e i criteri utilizzati per valutare le aziende permette agli investitori di prendere decisioni più consapevoli e di costruire portafogli più robusti e bilanciati. Anche se il futuro non può essere previsto con certezza, l'approccio basato su qualità e stabilità rimane una strategia valida per affrontare le sfide dei mercati finanziari.

Di Gaetano

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