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Il Piano Segreto di Putin: Come Sta Sfidando l'Occidente

Con oltre 16.000 sanzioni imposte da diverse potenze globali, molti esperti prevedevano il crollo dell'economia russa. L'idea era che la valuta russa, il rublo, si sarebbe svalutata rapidamente, l'industria militare si sarebbe fermata e la popolazione avrebbe iniziato a opporsi al regime di Vladimir Putin a causa della pressione economica. Tuttavia, a distanza di anni dall'inizio della guerra in Ucraina e dall'imposizione di tali sanzioni, la Russia ha dimostrato una notevole resilienza. La sua economia non solo ha resistito, ma ha anche registrato una crescita del 3,6%, superando le previsioni del G7.

La Resilienza Economica della Russia

Quando le prime sanzioni furono imposte nel 2014, a seguito dell'annessione della Crimea, la Russia iniziò a prepararsi a scenari di isolamento economico. Putin, memore di quelle prime sanzioni, ha accumulato riserve valutarie per un totale di oltre 600 miliardi di dollari, una sorta di cuscinetto per proteggere l'economia del Paese. Questo ha permesso alla Russia di affrontare le sanzioni successive, inclusa quella del 2022, quando l'Occidente ha inasprito le restrizioni a causa dell'invasione dell'Ucraina.
Nonostante il rublo abbia subito inizialmente un forte deprezzamento (circa il 40%), con un'inflazione che ha toccato il 16,7%, la Banca Centrale russa è intervenuta rapidamente, alzando i tassi di interesse al 20% e accumulando rubli sul mercato per sostenere il valore della moneta. A giugno 2022, il rublo ha raggiunto il suo valore più alto rispetto al dollaro, dimostrando che le misure di Putin stavano funzionando, almeno temporaneamente.

L'Oro come Risorsa Chiave

Un aspetto cruciale della strategia russa è stato il ritorno al Gold Standard, una mossa sorprendente in un'epoca in cui la maggior parte dei paesi ha abbandonato l'oro come riferimento monetario. La Russia è il secondo maggiore produttore mondiale di oro, con una produzione di 324,5 tonnellate solo nel 2023, e ha continuato a incrementare questa produzione. Ancorando il rublo all'oro, Putin ha potuto stabilizzare la valuta e mantenere una certa indipendenza economica nonostante le sanzioni. Inoltre, Mosca ha stretto nuove alleanze commerciali con paesi come Emirati Arabi Uniti e Svizzera, che sono diventati acquirenti chiave dell'oro russo, contribuendo a garantire un flusso di denaro costante nonostante le restrizioni occidentali.

L'Isolamento dal Dollaro e le Nuove Alleanze

Un altro punto chiave della strategia di Putin è stato isolare l'economia russa dalle transazioni in dollari americani. La Russia ha rafforzato i legami con potenze emergenti come Cina, India, Turchia e Emirati Arabi, che hanno continuato a commerciare con Mosca, ignorando le sanzioni. Ad esempio, il valore del commercio tra Russia e Cina è salito a 240 miliardi di dollari in soli tre anni, facendo della Russia uno dei principali fornitori di petrolio di Pechino.

Il Ruolo del Gas e del Petrolio

La Russia ha sempre fatto leva sulla sua abbondanza di risorse naturali, in particolare petrolio e gas, che rappresentano il 60% del PIL del Paese. Nonostante le restrizioni europee sull'energia russa, Mosca è riuscita a mantenere un ruolo dominante come fornitore di gas per l'Europa. Nel secondo trimestre del 2024, l'Europa ha importato quasi 13 miliardi di metri cubi di gas dalla Russia, una cifra sorprendente, considerando le sanzioni. Grazie a contratti a lungo termine e rotte alternative, come i gasdotti che passano per Turchia e Ucraina, la Russia continua a fornire energia all'Occidente, mentre incassa miliardi di dollari.

Sfide e Futuro

Tuttavia, non tutto è roseo per l'economia russa. Le riserve finanziarie stanno lentamente diminuendo, e l'inflazione ha recentemente superato il 9%, un segnale che la stabilità economica potrebbe essere a rischio. Il rublo ha perso valore nelle ultime settimane, e il governo russo sta faticando a mantenerlo intorno ai 90 rubli per dollaro. Inoltre, i costi della guerra stanno drenando rapidamente le risorse del Paese, e molti economisti avvertono che, se la situazione dovesse continuare, la Russia potrebbe affrontare una crisi economica più profonda.
Nonostante ciò, la strategia di Putin sembra puntare a resistere il più a lungo possibile, sperando in un cambiamento politico negli Stati Uniti o in Europa che possa allentare la pressione delle sanzioni. La Russia ha dimostrato di saper trasformare le difficoltà in opportunità, sfruttando abilmente le sue risorse naturali e le alleanze internazionali per mantenere in piedi l'economia e, in alcuni casi, farla crescere.
In sintesi, il "piano segreto" di Putin ha dimostrato che, con le giuste mosse strategiche, anche un Paese sotto pesanti sanzioni può trovare modi per prosperare. Ma il futuro rimane incerto, con l'inflazione in aumento e le riserve finanziarie in calo, il che potrebbe mettere alla prova la capacità della Russia di sostenere la sua economia a lungo termine.

Di Gaetano

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