Pensione a 70 anni: il futuro del sistema pensionistico italiano
Secondo il presidente dell'ISTAT, Francesco Maria Chelli, il sistema pensionistico italiano si trova in una situazione di forte squilibrio tra le nuove e le vecchie generazioni. Da un lato, la buona notizia è che l'aspettativa di vita si è alzata, il che significa che le persone vivono più a lungo. Tuttavia, questo aumento della longevità mette sotto pressione l'INPS, che non può permettersi di pagare le pensioni per periodi più lunghi rispetto al passato.
L'età pensionabile in aumento
A causa di questo squilibrio, l'età per andare in pensione è destinata a salire gradualmente nei prossimi anni. Attualmente, si va in pensione a 67 anni, ma questo limite aumenterà a 67 anni e 3 mesi nel 2027, 67 anni e 6 mesi nel 2029, e 67 anni e 9 mesi dal 2031. Si prevede che nel 2051 l'età pensionabile raggiungerà i 69 anni e 6 mesi.
L'impatto demografico
La situazione è resa ancora più complessa dal declino della popolazione in età lavorativa (tra i 15 e i 64 anni), che potrebbe scendere al 61,5% entro il 2031 e al 54,4% entro il 2050. Questo calo avrà conseguenze devastanti per il mercato del lavoro e il sistema di welfare, poiché ci saranno sempre meno lavoratori per sostenere un numero crescente di pensionati.
Le soluzioni possibili
La soluzione a lungo termine per risolvere questo problema potrebbe essere un aumento della natalità, ma nel breve periodo, molti esperti indicano che l'unico rimedio efficace potrebbe essere l'accoglienza di immigrati regolari. Questa politica potrebbe aumentare il gettito contributivo all'INPS, permettendo di sostenere il sistema pensionistico. Tuttavia, questo richiederebbe un controllo attento dei flussi migratori e, possibilmente, una sanatoria per gli immigrati irregolari.
Il calcolo della pensione
Il metodo di calcolo della pensione varia a seconda della data di inizio del lavoro. Esistono due sistemi principali:
- Sistema retributivo: si basa sugli stipendi degli ultimi anni di lavoro. Più alti sono stati i tuoi guadagni, più alta sarà la tua pensione. Questo sistema si applica a chi ha iniziato a lavorare prima del 1996.
- Sistema contributivo: si basa sui contributi versati durante la vita lavorativa. I contributi vengono trasformati in pensione attraverso una formula matematica che tiene conto degli anni di contributi e dell'età al momento del pensionamento. Questo sistema si applica a chi ha iniziato a lavorare dopo il 1996.
Il sistema misto
Molti lavoratori hanno una pensione calcolata con un sistema misto, poiché hanno iniziato a lavorare prima e dopo il 1996. Per andare in pensione, è necessario raggiungere una determinata età e un certo numero di anni di contributi, requisiti che cambiano nel tempo in base alle prospettive di vita.
La simulazione della pensione
L'INPS offre un servizio online chiamato "La mia pensione futura", che permette ai lavoratori di simulare il proprio assegno pensionistico. Inserendo informazioni come l'età, gli anni di contributi e lo stipendio, è possibile avere un'idea generale di quanto si percepirà di pensione.
Fattori che influenzano la pensione
Alcuni fattori fondamentali che influenzeranno l'ammontare della pensione includono:
- Anni di lavoro: più anni hai lavorato, più alta sarà la pensione.
- Stipendio: guadagni più alti corrispondono a contributi più alti e, di conseguenza, una pensione più alta.
Conclusione
In un contesto di cambiamenti demografici e di un sistema pensionistico sempre più sotto pressione, è evidente che l'età pensionabile in Italia continuerà ad aumentare. Le politiche di immigrazione e l'incentivazione della natalità potrebbero essere soluzioni da considerare, ma è chiaro che tutti dovranno fare i conti con l'innalzamento dell'età pensionabile e con un sistema di calcolo che richiede sempre più anni di lavoro e contributi per ottenere un assegno dignitoso.