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Parole Complesse o Semplici? Come Scegliere il Linguaggio Giusto per Ogni Occasione

Ti è mai capitato di trovarti davanti a un professionista, come un avvocato o un medico, che utilizzava un linguaggio tecnico difficile da comprendere? Magari ti sei sentito in difficoltà o guardato con sufficienza, come se fosse colpa tua non capire quei termini. Oggi parleremo dell'importanza di adeguare il livello di comunicazione alla situazione e alla persona che si ha davanti.

L'Adeguato Livello di Comunicazione

La comunicazione efficace è uno scambio collaborativo. Il ruolo di un bravo comunicatore - sia esso un libero professionista, un insegnante o un leader - è quello di comprendere chi ha di fronte e adattare il proprio linguaggio di conseguenza. Utilizzare termini complessi solo per dimostrare la propria competenza può aumentare la frizione cognitiva, cioè la difficoltà per l'interlocutore di comprendere il messaggio, rischiando di allontanarlo anziché coinvolgerlo.

Frizione Cognitiva: Quando È Utile e Quando No

La frizione cognitiva è quel piccolo ostacolo mentale che incontriamo quando cerchiamo di capire un concetto difficile. Daniel Kahneman, nel suo famoso libro "Pensieri Lenti e Veloci", ha dimostrato che una leggera frizione cognitiva può essere utile in alcuni casi, aumentando l'attenzione e la comprensione. Tuttavia, un linguaggio troppo complesso può risultare controproducente, soprattutto quando si tratta di comunicare con persone che non hanno familiarità con certi termini tecnici.

Il Giusto Bilanciamento

Ad esempio, se stai parlando con un cliente, è importante usare un linguaggio semplice, evitando tecnicismi che potrebbero generare confusione. Al contrario, se stai presentando un progetto a dei colleghi esperti nel tuo stesso campo, utilizzare termini specifici può aiutare a creare un dialogo più efficace e professionale. La chiave è capire il contesto e adeguare il proprio linguaggio di conseguenza.

Il Pericolo del Linguaggio Troppo Semplice

C'è anche un altro aspetto da considerare: un linguaggio troppo semplice può apparire vuoto e privo di significato. Quando le parole sono eccessivamente basilari, rischiamo di non trasmettere la complessità delle idee che vogliamo comunicare. Un buon comunicatore sa quando inserire qualche termine tecnico o un concetto più complesso per dimostrare che c'è sostanza dietro le parole.

Un Esempio Pratico

Immagina di andare da un avvocato per firmare il rogito di una casa. Se l'avvocato ti spiegasse ogni dettaglio con parole estremamente semplici, potresti perderti in una descrizione eccessivamente lunga e confusa. Utilizzare la parola "rogito" è una scorciatoia utile che consente di risparmiare tempo e comunicare in modo chiaro. Tuttavia, se l'avvocato usasse termini arzigogolati per impressionarti, il rischio è che tu non capisca nulla e ti senta escluso dalla conversazione.

La Comunicazione Come Strumento di Collaborazione

La comunicazione è uno strumento per collaborare, non per dimostrare la propria superiorità. Se ti trovi davanti a un professionista che utilizza un linguaggio troppo complesso, non aver paura di chiedere chiarimenti. La vera abilità di un bravo professionista è saper spiegare concetti difficili in modo semplice e comprensibile.

Conclusione

La scelta tra parole complesse o semplici dipende dal contesto e dalle persone con cui stiamo comunicando. Un buon comunicatore sa adattarsi, utilizzando un linguaggio chiaro ma non banale, che possa coinvolgere l'interlocutore e farlo sentire parte della conversazione. La prossima volta che ti troverai in una situazione del genere, ricorda che è sempre lecito chiedere spiegazioni: la comunicazione deve essere un ponte, non un ostacolo.

Di Gaetano

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