Nuovi orizzonti tecnologici: e se l'uomo fungesse da batteria?
Sembra proprio che non avremo più bisogno di caricabatterie portatili ingombranti da portare con noi per i nostri accessori come smartphone, o per altri accessori come per esempio quelli elettronici solitamenti utilizzati per il fitness. Il segreto? Un dispositivo messo a punto dagli scienziati della National University di Singapore, che hanno creato una nanotecnologia, o per meglio dire un nanogeneratore, il quale, posto a contatto con la pelle umana, produce una carica elettrica.
Grande all'incirca quanto un francobollo, genera 90 Volt di tensione e 0,8 milliWatt di potenza (tanto quanto basta per fornire energia a dispositivi portatili).
E' stato ideato sulla base del cosiddetto effetto triboelettrico (=creazione di una carica al contatto di due superfici differenti). L'effetto triboelettrico è un fenomeno elettrico che consiste nel trasferimento di cariche elettriche, e quindi nella generazione di una tensione, tra materiali diversi (di cui almeno uno isolante) quando vengono strofinati tra di loro. (Wikipedia)
Per capirci, è lo stesso effetto che porta a rizzare i capelli quando vi si strofina sopra un palloncino; ed il generatore raccoglie queste cariche per alimentare i dispositivi.
Gli scienziato stanno ancora perfezionando il dispositivo che, forse, troveremo al posto delle batterie dei nostri accessori tra qualche anno.