Nuova Filiera Tecnologico-Professionale 4+2: Cosa Cambia per la Scuola e il Lavoro
La nuova riforma della filiera tecnologico-professionale 4+2 rappresenta un cambiamento significativo nel sistema di istruzione tecnica e professionale in Italia. Si tratta di un percorso innovativo, introdotto dalla legge 8 agosto 2024, n. 121, che mira a migliorare la connessione tra il mondo della scuola e quello del lavoro, formando figure professionali specializzate, chiamate tecnologi, con competenze in linea con le richieste del mercato del lavoro. Vediamo insieme di cosa si tratta e come funzionerà questo nuovo sistema.
Cosa Si Intende per Filiera Tecnologico-Professionale 4+2?
La filiera tecnologico-professionale 4+2 è un percorso di sei anni che combina l'istruzione scolastica con una preparazione orientata al mondo del lavoro. La filiera si articola in due parti: un percorso quadriennale, durante il quale gli studenti acquisiscono una solida base di competenze tecniche, seguito da un biennio che si svolge presso le ITS Academy (Istituti Tecnici Superiori). L'obiettivo è formare il cosiddetto tecnologo, una figura che si distingue per la capacità di gestire e coordinare progetti complessi, un po' come uno chef in una cucina rispetto a un semplice cuoco.
Durante i primi quattro anni, gli studenti seguono un percorso simile a quello degli istituti tecnici tradizionali, ma con una maggiore integrazione con le attività pratiche. Al termine del quarto anno, sostengono l'esame di stato, ottenendo così un diploma che permette loro di proseguire nel biennio successivo senza dover affrontare un test d'ingresso per l'accesso agli ITS di filiera. Questo collegamento diretto tra scuola e ITS consente agli studenti di acquisire competenze pratiche di alto livello e di inserirsi più facilmente nel mercato del lavoro.
Un Sistema Integrato per la Formazione Tecnica
La nuova filiera punta a creare un sistema integrato tra diverse tipologie di percorsi formativi, tra cui l'istruzione tecnica, l'istruzione professionale e i percorsi di formazione professionale regionali. Questi elementi vengono messi a sistema attraverso la collaborazione tra scuole, ITS e aziende del territorio, per rispondere meglio ai fabbisogni del mercato del lavoro locale. La regione ha un ruolo cruciale in questo processo, stabilendo quali aree tecnologiche devono essere coperte dagli ITS per rispondere alle esigenze del proprio territorio.
Il sistema prevede anche la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni (LEP), ovvero gli standard minimi che tutti i percorsi devono garantire per assicurare una formazione di qualità. Gli ITS sono chiamati a definire annualmente il profilo professionale richiesto dalle aziende, adattando i programmi formativi alle evoluzioni tecnologiche e alle necessità del mercato.
La Figura del Tecnologo: Un Professionista Tra Ingegneri e Tecnici
Il tecnologo è una figura intermedia tra l'ingegnere, che progetta, e il tecnico specializzato, che esegue operazioni specifiche. Ad esempio, nell'ambito della produzione di macchinari per la distribuzione di bevande, l'ingegnere può progettare il dispositivo, mentre il tecnico si occupa dell'assemblaggio e della programmazione. Il tecnologo, invece, coordina tutte queste attività, gestendo il team e assicurandosi che ogni parte del progetto venga eseguita secondo gli standard richiesti.
L'obiettivo della filiera 4+2 è proprio quello di formare queste figure in grado di gestire l'intero processo produttivo, dalla progettazione alla realizzazione, lavorando in collaborazione con diverse professionalità. Questo tipo di formazione risponde alla crescente richiesta di professionisti flessibili e capaci di adattarsi a diversi ruoli all'interno delle aziende.
Il Ruolo delle Aziende e la Sperimentazione
Uno degli elementi chiave della riforma è la collaborazione con le aziende. La formazione degli studenti non si svolge solo in classe, ma prevede anche attività presso le aziende partner e gli ITS, che offrono esperienze pratiche in contesti reali. Queste attività iniziano fin dal primo anno del percorso e continuano fino alla conclusione del biennio presso l'ITS, in modo da garantire una formazione completa e integrata con il mondo del lavoro.
La sperimentazione della filiera tecnologico-professionale è iniziata con l'istituzione di campus di filiera, ovvero luoghi di apprendimento in cui coesistono diverse tipologie di percorsi formativi, facilitando il passaggio tra i vari indirizzi. L'obiettivo è creare un sistema flessibile che permetta agli studenti di indirizzarsi verso la formazione più adatta alle proprie capacità e aspirazioni, riducendo così la dispersione scolastica. Il campus consente agli studenti di scegliere se proseguire con il quinto anno, iscriversi a un ITS, o intraprendere altri percorsi, in base alle proprie preferenze e al livello di preparazione raggiunto.
Come Viene Gestito l'Organico dei Docenti?
Un aspetto importante della riforma riguarda la gestione dell'organico dei docenti. Nonostante il percorso scolastico sia ridotto da cinque a quattro anni, l'organico non subisce riduzioni. Le ore di insegnamento vengono distribuite in modo diverso, con una maggiore intensità settimanale e un aumento delle attività di potenziamento. Questo consente agli insegnanti di dedicare più tempo alla formazione personalizzata degli studenti, sia attraverso lezioni aggiuntive che mediante attività di mentoring e supporto specifico.
Conclusione: Un Nuovo Modello di Istruzione per il Futuro del Lavoro
La filiera tecnologico-professionale 4+2 rappresenta un importante passo avanti verso la creazione di un sistema educativo capace di rispondere alle sfide del mercato del lavoro moderno. Grazie alla collaborazione tra scuole, ITS e aziende, questo nuovo percorso offre agli studenti una formazione pratica e specializzata, riducendo la distanza tra il mondo della scuola e quello del lavoro. Il risultato è la creazione di figure professionali altamente qualificate, in grado di rispondere alle esigenze delle aziende e di contribuire allo sviluppo economico del Paese.
La sfida è grande, ma le potenzialità sono enormi. La sperimentazione in corso ci permetterà di capire come migliorare ulteriormente il sistema e di creare percorsi formativi sempre più adatti alle necessità dei nostri tempi, con l'obiettivo di formare giovani capaci di affrontare le sfide del futuro, dotati di competenze tecniche e capacità di adattamento che li rendano protagonisti attivi nel mondo del lavoro.