Mobilità 2025-2028: A Che Punto È la Trattativa per il Nuovo Contratto?
Il tema della mobilità scolastica per il triennio 2025-2028 è attualmente al centro delle trattative tra il Ministero dell'Istruzione e i principali sindacati del settore. Si tratta di un contratto integrativo che mira a regolare gli spostamenti del personale scolastico, inclusi i trasferimenti territoriali e professionali. La trattativa si trova in una fase cruciale, con aggiornamenti che potrebbero influenzare significativamente la vita lavorativa di molti docenti e membri del personale ATA. Vediamo insieme a che punto è la trattativa e quali sono le principali questioni ancora da risolvere.
Stato Attuale delle Trattative
Dopo una serie di incontri, la trattativa per il rinnovo del contratto di mobilità ha visto il completamento della prima fase, durante la quale i sindacati hanno presentato le loro richieste di modifica rispetto al testo esistente. Questa fase ha riguardato una rilettura completa del contratto, con la presentazione di nuove proposte che includono modifiche ai vincoli triennali per i docenti di nuova immissione in ruolo e ulteriori deroghe per particolari categorie di personale.
Uno degli aspetti più delicati riguarda proprio il vincolo triennale. Questo vincolo, stabilito per legge, impedisce al personale scolastico di richiedere trasferimenti prima che siano trascorsi tre anni dall'immissione in ruolo. I sindacati hanno proposto di ampliare le deroghe a questo vincolo, come già avvenuto negli scorsi anni per situazioni particolari, ad esempio per chi ha figli minori o per chi assiste familiari con disabilità. Tuttavia, è importante sottolineare che il contratto non può eliminare il vincolo triennale, in quanto è imposto dalla legge, ma può prevedere più deroghe che consentano una maggiore flessibilità.
Le Richieste dei Sindacati
I sindacati, in particolare l'ANIEF, hanno presentato diverse proposte per migliorare le condizioni del personale scolastico. Tra queste, vi è la richiesta di equiparare il punteggio del servizio svolto durante il precariato a quello svolto da docenti di ruolo anche nelle graduatorie interne di istituto. Attualmente, infatti, c'è una disparità di trattamento: il servizio svolto durante il precariato viene valutato con un punteggio inferiore rispetto a quello di ruolo. I sindacati chiedono di eliminare questa disparità per garantire una maggiore equità tra tutti i lavoratori della scuola.
Un altro punto importante riguarda le tabelle di valutazione per la mobilità territoriale e professionale. Su questo tema, l'amministrazione si è riservata di esprimere un parere definitivo, ma i sindacati hanno già posto sul tavolo proposte per migliorare il sistema di attribuzione del punteggio, con particolare attenzione al riconoscimento del servizio svolto in condizioni difficili, come le aree montane o le piccole isole.
Vincoli e Deroghe: Una Situazione Complessa
Il vincolo triennale rimane uno degli aspetti più critici della trattativa. Questo vincolo è stato introdotto per garantire una maggiore stabilità del personale nelle scuole, ma può rappresentare un problema per chi ha esigenze particolari, come il ricongiungimento familiare o la necessità di assistere un parente con disabilità. I sindacati hanno richiesto l'introduzione di ulteriori deroghe, come l'ampliamento dell'età dei figli per i quali è possibile richiedere la mobilità e una maggiore flessibilità per chi ricopre il ruolo di caregiver.
Le deroghe non garantiscono una precedenza automatica nelle procedure di mobilità, ma consentono comunque di presentare domanda. Ad esempio, chi ha figli minori potrebbe avere la possibilità di richiedere un trasferimento, ma questo non significa che avrà automaticamente la precedenza rispetto ad altri candidati. La legge 104, che tutela i diritti delle persone con disabilità, prevede alcune precedenze specifiche, ma queste non si applicano automaticamente a tutte le situazioni di deroga.
Prossimi Passi e Tempistiche
La trattativa entrerà ora in una seconda fase, durante la quale l'amministrazione valuterà le proposte avanzate dai sindacati e comunicherà quali saranno accolte, modificate o respinte. Successivamente, ci sarà un nuovo incontro per discutere eventuali aggiustamenti e cercare di raggiungere un accordo condiviso. Se si troverà un accordo, verrà firmata un'ipotesi di contratto che dovrà poi passare attraverso un iter burocratico prima di diventare definitiva.
Le tempistiche per la firma del nuovo contratto non sono ancora certe, ma si spera che la trattativa possa concludersi entro dicembre, così da permettere al personale scolastico di presentare le domande di mobilità già a partire dai primi mesi del 2025. Anche se il contratto non sarà immediatamente operativo, in passato sono già state avviate procedure di mobilità basate su ipotesi di contratto, quindi è possibile che si adotti un approccio simile anche questa volta.
Conclusioni
La trattativa per il rinnovo del contratto di mobilità 2025-2028 è ancora in corso e ci sono molti aspetti che devono essere definiti, tra cui il vincolo triennale, le tabelle di valutazione e le deroghe per particolari categorie di personale. I sindacati stanno lavorando per ottenere condizioni più favorevoli per i lavoratori della scuola, ma molto dipenderà dalla risposta del Ministero e dalle decisioni politiche che verranno prese nelle prossime settimane.
Per chi è interessato alla mobilità scolastica, è importante seguire da vicino gli aggiornamenti e comprendere che, sebbene il contratto non possa eliminare alcuni vincoli, ci sono margini per ottenere maggiore flessibilità attraverso deroghe e accordi specifici. La firma del nuovo contratto rappresenterà un passo importante per garantire la stabilità e i diritti del personale scolastico nei prossimi anni.