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Mancano trasparenza e impegni concreti per i polli: bocciati sei supermercati italiani

In un recente report, sei dei principali supermercati italiani, tra cui ALDI, Bennet, Conad, Coop, Esselunga, e Gruppo Selex, sono stati bocciati per la loro mancanza di trasparenza e impegno concreto riguardo alle condizioni dei polli negli allevamenti intensivi. L'indagine, durata due anni, è stata condotta nell'ambito dell'European Chicken Commitment (ECC), un insieme di criteri che mira a ridurre drasticamente la sofferenza dei polli attraverso pratiche di allevamento più sostenibili.

L'indagine e l'European Chicken Commitment

Il ECC promuove una serie di standard per migliorare le condizioni dei polli, tra cui la riduzione del sovraffollamento, l'utilizzo di razze non a rapido accrescimento, e l'introduzione di stimoli ambientali che permettano agli animali di esprimere i loro comportamenti naturali. Tuttavia, secondo l'indagine, i sei supermercati italiani non sono stati trasparenti né hanno mostrato un impegno significativo per l'adozione di queste pratiche.

I criteri di valutazione

I supermercati sono stati valutati in tre principali aree:

  1. Qualità delle conversazioni: il grado di reattività e disponibilità a collaborare.
  2. Proattività per impegni futuri: la volontà di esplorare soluzioni concrete.
  3. Presenza di impegni significativi e concreti: la trasparenza e l'attuazione di politiche allineate con l'ECC.

Nonostante le promesse di miglioramento, nessuna delle aziende ha implementato obiettivi concreti o condiviso informazioni dettagliate sulle loro pratiche. In alcuni casi, come per Esselunga e Coop, dopo mesi di contatti, non è stata fornita alcuna informazione sui piani futuri. ALDI e Selex hanno inizialmente mostrato apertura al dialogo, ma non hanno poi condiviso i dettagli necessari.

Le conseguenze per i polli e i consumatori

La mancanza di trasparenza da parte dei supermercati è preoccupante, poiché essi giocano un ruolo chiave nel promuovere pratiche di allevamento più sostenibili e nel fornire ai consumatori informazioni corrette. Migliorare le condizioni dei polli avrebbe un impatto minimo sui costi di produzione, stimato in un aumento di soli 0,3 euro per kg. Tuttavia, i supermercati non hanno preso misure sufficienti per garantire che queste modifiche vengano implementate.

Esempi di buone pratiche

In contrasto, supermercati come Carrefour, Cortilia e Eataly si sono già impegnati ad aderire agli standard dell'ECC, dimostrando che il cambiamento è possibile e che la mancanza di impegno degli altri supermercati non è giustificata.
In conclusione, i supermercati italiani bocciati devono assumersi la responsabilità di migliorare le condizioni degli animali nelle loro filiere e di aumentare la trasparenza nei confronti dei consumatori, prendendo esempio da chi ha già fatto passi concreti in questa direzione.

Di Gaetano

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