L’Inter va ko a Bergamo, Napoli super a Marassi.
La dodicesima giornata di andata del campionato di serie A è stata forse la più spettacolare di quelle disputate sino ad ora, almeno per quanto riguarda le squadre di vetta. Il largo successo della Juventus a Pescara, 6 a 1 nell’anticipo di sabato sera, la straripante vittoria del Napoli, sempre più di Mazzarri, a Marassi contro il Genoa, 4 a 2 ieri pomeriggio dopo una gara bellissima, il derby di Roma vinto dalla Lazio sulla squadra di Zeman, 3 a 2 in rimonta e su un campo al limite del praticabile per via del forte temporale abbattutosi sull’Olimpico per tutto il pomeriggio di ieri e infine la bellissima vittoria dell’Atalanta sull’Inter nel posticipo serale, 3 a 2 dopo una gara al cardiopalma che sancisce la fine dell’imbattibilità dei neroazzurri milanesi dopo tante vittorie consecutive, ne sono la più alta conferma.
Tra i 34 gol segnati spiccano inoltre i due rifilati dal Palermo alla Sampdoria, doppietta del giovane Dybala preziosa per la salvezza, e soprattutto i tre della Fiorentina al Milan. Gli uomini di Montella, ieri nella sfida di San Siro, hanno messo a nudo tutti i problemi strutturali, mentali e di gioco del Milan di Massimiliano Allegri, additato da molti come responsabile della crisi Milan, ma che in realtà ci sembra davvero il meno colpevole della situazione. I viola del tecnico partenopeo, che non espugnavano Milano da un decennio, ottengono una vittoria quantomai importante per continuare a coltivare quel sogno Champions che ad oggi sarebbe davvero meritato dato il gioco espresso e i risultati ottenuti. I pareggi tra Parma e Siena, Cagliari e Catania e tra Chievo e Udinese, mantengono inalterate la classifica nelle retrovie. Diverso il discorso relativo al Bologna, sconfitto 1 a 0, a Torino dagli uomini di Ventura. Con appena 8 punti ottenuti in 12 gare complessive, gli emiliani sarebbero ultimi in classifica se il Siena non fosse stato penalizzato, handicap di -6 ai nastri di partenza del campionato, per via dello scandalo del calcio scommesse. Il confermato Stefano Pioli, grande conoscitore di calcio deve cercare in tutti i modi di risollevare le sorti del Bologna, la fiducia della società e della squadra sono dalla sua parte, ma si sa nel calcio contano i risultati e perciò tale fiducia, non illimitata, può venire meno qualora i rossoblù non cambino al più presto rollino marcia.