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Il Libano sta per Implodere: la situazione tra Israele ed Hezbollah

Il Libano, un paese già provato da una crisi economica, politica ed energetica, si trova oggi sull'orlo del collasso. La situazione tra Israele ed Hezbollah si è aggravata notevolmente, portando il Libano a un punto di non ritorno. L'esodo di migliaia di persone dal sud del Paese, in fuga dai continui bombardamenti e dalle tensioni crescenti, è un segnale evidente di come la situazione stia precipitando. La popolazione libanese, già devastata dalla crisi economica, dalla carenza di risorse e dai frequenti blackout, ora deve affrontare una possibile escalation di guerra che potrebbe coinvolgere tutto il paese.

Hezbollah: un attore chiave nel contesto libanese

Hezbollah, nato negli anni '80 durante la guerra civile libanese, è diventato uno degli attori politici e militari più potenti del Libano, grazie al supporto economico e militare dell'Iran. Ad oggi, Hezbollah detiene un notevole potere all'interno del parlamento libanese, con 62 seggi su 128, e ha una forte presenza militare nel sud del Libano e nella Valle della Bekaa. Questo gruppo è considerato la milizia più potente della regione e, nonostante le sue differenze ideologiche con altri gruppi come Hamas, si è allineato a questi in funzione anti-israeliana.

La crisi tra Israele ed Hezbollah

Le tensioni tra Israele ed Hezbollah hanno subito un'accelerazione negli ultimi mesi del 2024. Eventi chiave includono un attacco israeliano contro l'ambasciata iraniana a Damasco, che ha provocato la morte di ufficiali delle Guardie Rivoluzionarie, e il conseguente lancio di missili da parte di Hezbollah verso Israele. L'escalation ha portato ad attacchi reciproci tra i due, con Israele che ha colpito pesantemente le roccaforti di Hezbollah nel sud del Libano, mentre il gruppo sciita ha risposto con attacchi missilistici e con l'uso di droni.

La guerra degli incendi e l'aggravamento della crisi umanitaria

Uno degli episodi più significativi dell'escalation è stata la cosiddetta "guerra degli incendi", una serie di operazioni militari reciproche tra Israele ed Hezbollah mirate a distruggere le risorse naturali e strategiche delle rispettive parti. Questa guerra ha aggravato la crisi umanitaria, con decine di migliaia di sfollati e la distruzione delle infrastrutture locali. La situazione ha raggiunto un punto critico con l'uso di fosforo bianco da parte di Israele su alcune aree del Libano, una pratica condannata dall'ONU, ma senza reali conseguenze.

Il collasso imminente del Libano

Il Libano, già in ginocchio a causa di una crisi economica senza precedenti, è oggi alle prese con un esodo di massa di cittadini che abbandonano il sud del Paese, temendo una nuova guerra totale. A peggiorare la situazione è l'afflusso di rifugiati interni verso aree sunnite e cristiane, che rischia di innescare tensioni sociali in un paese già profondamente diviso su base etnica e religiosa. Con oltre 1,5 milioni di rifugiati palestinesi e siriani già presenti sul territorio, il Libano non sembra in grado di sostenere un ulteriore carico demografico ed economico.

La comunità internazionale e il futuro del Libano

A peggiorare il quadro, la comunità internazionale appare silente di fronte a questa crisi. Le dichiarazioni diplomatiche sembrano vuote, e nessuna azione concreta è stata intrapresa per fermare la spirale di violenza tra Israele ed Hezbollah. Questo silenzio, unito alla fragilità interna del Libano, potrebbe portare a una definitiva implosione del paese, trasformando il Libano in un campo di battaglia tra potenze regionali e gruppi armati locali.
In conclusione, il Libano è oggi lo sconfitto di un conflitto che si gioca principalmente tra attori esterni, Israele e Hezbollah, che utilizzano il territorio libanese come terreno di scontro. Se la situazione non dovesse cambiare, il Paese rischia di cadere definitivamente, lasciando alle sue spalle un'eredità di distruzione e disperazione per la sua popolazione.

Di Gaetano

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