L’appello di Papa Francesco: ricchezza al servizio dell’umanità
In questi giorni a Davos (Svizzera) ha luogo il World Economic Forum, che è stato teatro della lettura, da parte del cardinale Peter Turkson (il quale presiede il Pontificio Consiglio Giustizia e Pace), del messaggio inviato da Papa Bergoglio, o Papa Francesco se preferite.
Nel messaggio appare chiaro l’appello del pontefice che vuole spingere l’umanità verso una “nuova mentalità politica ed imprenditoriale“: “Non si può tollerare che migliaia di persone muoiano ogni giorno di fame, pur essendo disponibili ingenti quantità di cibo, che spesso vengono semplicemente sprecate [...]. Vi chiedo di fare in modo che la ricchezza sia al servizio dell’umanità e non la governi [...]. La crescita in equità richiede decisioni, meccanismi e processi volti ad una più equa distribuzione delle ricchezze, alla creazione di opportunità di lavoro e ad una promozione integrale dei poveri che superi il mero assistenzialismo”.
Un appello chiaro e diretto quello di Bergolgio che mira ad una società utopistica per certi versi, in cui benestanti debbano anche sentirsi servitori, infatti il Papa ha affermato “Coloro che, con il loro ingegno e la loro abilità professionale, sono stati capaci di creare innovazione e favorire il benessere di molte persone, possono dare un ulteriore contributo, mettendo la propria competenza al servizio di quanti sono tuttora nell’indigenza”.
Gaetano Bellissima