L'Unione Europea e il Cartello Finanziario: Un Superstato al Servizio dei Potenti
Negli ultimi anni, sono emerse sempre più teorie e indagini che mettono in luce i legami profondi tra il sistema finanziario globale e la nascita dell'Unione Europea. Ciò che molti non sanno è che la costruzione di questo "superstato" europeo potrebbe non essere stata ispirata solo dai nobili ideali di pace e cooperazione tra i popoli, ma anche da interessi legati a un potente cartello finanziario angloamericano.
La Seconda Guerra Mondiale: il Contesto di Partenza
Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, il mondo si trovò diviso tra due superpotenze: Stati Uniti e Unione Sovietica. Queste due nazioni, pur avendo combattuto dalla stessa parte durante la guerra, erano agli antipodi su tutto: ideologie economiche, politiche e geopolitiche. La possibilità di una nuova guerra tra queste due potenze era concreta, ma fu evitata grazie all'avvio della Guerra Fredda, una lunga fase di tensione e conflitti indiretti.
L'Europa, e in particolare l'Italia, assunse un ruolo strategico in questo contesto. Da un lato, l'Unione Sovietica era avanzata fino a 80 chilometri da Berlino, dall'altro lato gli Stati Uniti temevano un'espansione del comunismo, soprattutto in Italia, dove il Partito Comunista era il più grande d'Europa e aveva stretti legami con l'Unione Sovietica. Gli Stati Uniti, quindi, ritennero fondamentale garantire il controllo dell'Europa e dell'Italia per bloccare qualsiasi espansione comunista.
Il Ruolo degli Stati Uniti nella Creazione dell'Unione Europea
Per consolidare la loro influenza sull'Europa, gli Stati Uniti decisero di sostenere la creazione di un'unione sovranazionale, l'Unione Europea, che sarebbe stata più facile da controllare rispetto a una serie di piccoli stati indipendenti. A questo progetto parteciparono personalità di spicco come Allen Dulles, direttore della CIA dal 1953 al 1961, e suo fratello John Foster Dulles, segretario di Stato americano dal 1953 al 1959. Insieme, i due fratelli costituirono uno dei centri di potere più influenti negli Stati Uniti, legato a doppio filo con il mondo della finanza.
I Dulles erano strettamente legati alla famiglia Rockefeller, simbolo dell'oligarchia finanziaria statunitense, e furono coinvolti nei consigli di amministrazione di grandi banche e società che avevano finanziato anche regimi totalitari come quello nazista. Attraverso la loro influenza, riuscirono a orientare la politica americana verso la creazione di un'Europa unita, non per fini di pace, ma per rafforzare il controllo finanziario e politico.
Altiero Spinelli e il Comitato Americano per l'Unione Europea
Spesso si associa la nascita dell'Unione Europea al Manifesto di Ventotene, scritto da Altiero Spinelli e altri antifascisti durante la loro prigionia sull'isola di Ventotene. Tuttavia, dietro questo nobile ideale si nasconde una realtà meno conosciuta. Nel 1955, Spinelli si recò a Washington, dove incontrò Richard Bissell, un alto funzionario della CIA, e William Donovan, ex capo dell'OSS, l'agenzia precursore della CIA.
Secondo i diari di Spinelli, questi incontri furono decisivi per ottenere finanziamenti dalla Rockefeller Foundation e dalla Ford Foundation per il suo progetto di unificazione europea. Nonostante Spinelli fosse animato da ideali di pace e cooperazione, le forze che sostennero la nascita dell'Unione Europea avevano interessi molto diversi. Donovan e Allen Dulles, infatti, erano stati coinvolti in operazioni segrete come Gladio e Condor, mirate a destabilizzare governi democratici per installare dittature filoamericane, e in operazioni di intelligence come Paperclip, che trasferì gerarchi nazisti negli Stati Uniti per sfruttarne le competenze.
La Creazione di un Superstato al Servizio del Cartello Finanziario
La vera motivazione dietro la creazione dell'Unione Europea sembra essere legata al desiderio di creare un superstato centralizzato, controllabile da una piccola élite finanziaria. Un singolo stato europeo sarebbe stato più facile da gestire rispetto a una pluralità di nazioni sovrane, soprattutto attraverso l'istituzione di una banca centrale indipendente, che avrebbe potuto esercitare un controllo diretto sulle politiche economiche dei singoli stati.
Questa strategia si è concretizzata con la creazione della Banca Centrale Europea (BCE), un'istituzione che gestisce la politica monetaria dell'Eurozona, rendendo i governi nazionali sempre più dipendenti dalle decisioni di un organo sovranazionale. La BCE è stata concepita per essere indipendente dalla politica, ma in realtà risponde agli interessi delle grandi banche e delle lobby finanziarie.
L'Obiettivo Finale: Il Controllo Totale
Secondo alcune teorie, il progetto dell'Unione Europea è stato creato anche per preparare l'Europa a un eventuale conflitto con la Russia. Già negli anni '50, Spinelli annotava nel suo diario che l'Europa avrebbe avuto bisogno di una "forte tensione russo-americana" per consolidarsi. E oggi, con il conflitto tra Russia e Ucraina, stiamo vedendo una crescente contrapposizione tra l'Occidente e la Russia, una situazione che sembra ricalcare le strategie geopolitiche di quel periodo.
Il Ruolo del Cartello Finanziario Oggi
Il cartello finanziario che ha sostenuto la nascita dell'Unione Europea non ha smesso di esercitare la sua influenza. Personalità come Henry Kissinger, ex segretario di Stato e promotore del Nuovo Ordine Mondiale, sono state al centro di molte delle operazioni segrete che hanno plasmato la geopolitica moderna. Kissinger ha addestrato e influenzato figure come Klaus Schwab, fondatore del World Economic Forum, il che dimostra come il potere di questo cartello si sia tramandato nel tempo, influenzando ancora oggi le decisioni globali.
Conclusione
L'Unione Europea, nata apparentemente come un progetto di pace e cooperazione, potrebbe essere stata plasmata dietro le quinte da potenti forze finanziarie con interessi ben diversi. Il cartello finanziario angloamericano ha giocato un ruolo chiave nella creazione di un superstato centralizzato, che permette a un ristretto gruppo di élite di esercitare un controllo quasi totale sull'economia e la politica europea.
La storia ci insegna che dietro i grandi progetti politici si nascondono spesso interessi economici e di potere. E oggi più che mai, è fondamentale comprendere chi tira davvero le fila dietro le quinte delle decisioni che influenzano il futuro dell'Europa.