L'Intervento della Bhagavad Gita per Ridurre il Disturbo Psicologico tra le Persone Senza Fissa Dimora
La pandemia di COVID-19 ha avuto un impatto profondo sulla salute mentale delle persone che vivono in condizioni di senza fissa dimora (PEH). Molti di loro hanno riportato un aumento dei sintomi di ansia, depressione e disturbo da stress post-traumatico, aggravati dall'isolamento sociale durante i periodi di lockdown. In questo contesto, uno studio condotto in India ha valutato l'efficacia di un intervento basato sulla Bhagavad Gita per ridurre il disturbo psicologico tra le persone senza fissa dimora, paragonandolo a un'altra attività ricreativa, la danza Kuchipudi.
Metodologia dello Studio
Lo studio è stato progettato come un trial randomizzato controllato (RCT) per valutare se l'apprendimento della Bhagavad Gita possa essere efficace nel ridurre il disagio psicologico nelle persone senza fissa dimora. I partecipanti sono stati suddivisi in quattro gruppi: un gruppo che ha seguito lezioni sulla Bhagavad Gita, un gruppo che ha partecipato a lezioni di danza Kuchipudi, un gruppo che ha seguito entrambe le attività, e un gruppo di controllo che non ha ricevuto alcun intervento.
Il disturbo psicologico è stato misurato utilizzando la scala Kessler K10, un questionario che valuta i sintomi di ansia e depressione. Le misurazioni sono state effettuate in quattro momenti diversi: un giorno prima dell'intervento, un giorno dopo la fine dell'intervento, 40 giorni dopo e un anno dopo. I dati sono stati analizzati utilizzando il modello delle Equazioni di Stima Generalizzate (GEE), con ulteriori analisi di sottogruppo basate su fattori come età, istruzione, religione e occupazione.
L'Intervento con la Bhagavad Gita
La Bhagavad Gita è un testo sacro dell'induismo che offre insegnamenti spirituali e pratici per affrontare le sfide della vita. Durante lo studio, i partecipanti del gruppo Bhagavad Gita hanno appreso il secondo capitolo del testo, che è considerato il cuore della Gita, poiché contiene i principi fondamentali dell'insegnamento spirituale. Le lezioni sono state condotte da un insegnante qualificato e si sono svolte per una settimana, per 60 minuti al giorno.
L'obiettivo era quello di fornire ai partecipanti strumenti spirituali per gestire lo stress e migliorare la loro resilienza psicologica. La Bhagavad Gita insegna la necessità di distaccarsi dai risultati delle proprie azioni e di affrontare le difficoltà con equanimità, un approccio che potrebbe essere particolarmente utile per le persone che affrontano le sfide della vita senza fissa dimora.
Il Gruppo di Danza Kuchipudi
La danza Kuchipudi è una forma di danza classica indiana che combina movimenti espressivi e coreografie rituali. I partecipanti del gruppo Kuchipudi hanno seguito lezioni di danza per 60 minuti al giorno per una settimana. Questa attività era destinata a fungere da controllo positivo, in quanto le attività ricreative possono contribuire a ridurre il disagio psicologico migliorando la connessione sociale e restituendo un senso di identità e autostima.
Risultati dello Studio
I risultati hanno mostrato che l'apprendimento della Bhagavad Gita ha portato a una riduzione significativa del disturbo psicologico rispetto al gruppo di controllo. Anche la danza Kuchipudi ha avuto un effetto positivo, ma i partecipanti che hanno seguito sia la Bhagavad Gita che la danza Kuchipudi hanno mostrato i migliori risultati. Questo suggerisce che una combinazione di interventi spirituali e ricreativi potrebbe essere particolarmente efficace per ridurre il disagio psicologico nelle persone senza fissa dimora.
L'analisi dei sottogruppi ha inoltre evidenziato che l'efficacia dell'intervento variava in base a fattori come l'età e la religione. Ad esempio, i partecipanti induisti hanno risposto meglio all'intervento basato sulla Bhagavad Gita rispetto ai partecipanti di altre religioni, suggerendo che la rilevanza culturale e spirituale dell'intervento gioca un ruolo importante nell'efficacia della riduzione dello stress.
Implicazioni per la Salute Pubblica
Le persone senza fissa dimora sono particolarmente vulnerabili a problemi di salute mentale, e la pandemia ha ulteriormente aggravato questa situazione. Questo studio fornisce prove del fatto che interventi culturalmente rilevanti come l'insegnamento della Bhagavad Gita possono essere efficaci nel migliorare la salute mentale di questa popolazione. La combinazione di interventi spirituali e ricreativi potrebbe rappresentare una strategia utile per sostenere la resilienza e ridurre il disagio psicologico nelle persone senza fissa dimora.
Inoltre, l'utilizzo di strumenti spirituali come la Bhagavad Gita potrebbe avere un impatto positivo non solo sulla salute mentale, ma anche sulla capacità delle persone di affrontare le sfide quotidiane, migliorando la loro qualità della vita. Questo studio sottolinea l'importanza di sviluppare interventi che siano non solo basati sull'evidenza, ma anche adattati alle necessità culturali e spirituali delle popolazioni target.
Conclusioni
L'intervento basato sulla Bhagavad Gita ha dimostrato di essere un metodo promettente per ridurre il disturbo psicologico nelle persone senza fissa dimora, soprattutto quando combinato con attività ricreative come la danza Kuchipudi. La rilevanza culturale dell'intervento è risultata fondamentale per il suo successo, suggerendo che strategie simili potrebbero essere adattate ad altre culture e contesti per migliorare la salute mentale delle persone vulnerabili.
Questo studio rappresenta un passo avanti nella comprensione di come interventi spirituali e culturali possano essere utilizzati per supportare le persone senza fissa dimora, contribuendo a ridurre il loro disagio psicologico e a migliorare la loro resilienza. È fondamentale continuare a sviluppare e testare approcci innovativi per affrontare i bisogni complessi di questa popolazione, e l'insegnamento della Bhagavad Gita potrebbe rappresentare una delle molte soluzioni possibili.
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