L'Intelligenza Artificiale sostituirà i programmatori?
L'intelligenza artificiale (AI) sta trasformando rapidamente il mondo della programmazione, e una domanda che molti si pongono è se l'AI possa sostituire i programmatori nel prossimo futuro. Con l'arrivo di strumenti come ChatGPT e GitHub Copilot, il lavoro del programmatore sta cambiando, ma non necessariamente in peggio.
Il cambiamento del lavoro del programmatore
Fino a pochi anni fa, il lavoro del programmatore consisteva principalmente nel risolvere problemi cercando soluzioni su piattaforme come Stack Overflow. Questo processo poteva essere lungo e richiedeva molta pazienza, poiché spesso le risposte alle domande poste non arrivavano subito. Inoltre, il processo di risoluzione degli errori era basato su trial and error, il che significava imparare molto lungo la strada, anche attraverso i fallimenti.
Oggi, con l'introduzione di ChatGPT e altre AI avanzate, la situazione è cambiata radicalmente. L'AI può fornire una risposta immediata e personalizzata, eliminando la necessità di aspettare e adattare soluzioni generiche al proprio caso specifico. Questo ha portato a una riduzione significativa dei tempi di sviluppo e a una maggiore efficienza nel risolvere i problemi.
I tre principali utilizzi dell'AI per i programmatori
Secondo Giovanni Laganà, software engineer di TheFork, ci sono tre principali utilizzi dell'AI nel lavoro del programmatore:
Risolvere problemi di programmazione: Al posto di porre domande su Stack Overflow, i programmatori possono chiedere direttamente all'AI come risolvere problemi specifici o come implementare una funzionalità in un certo linguaggio di programmazione. La risposta che si ottiene è precisa e adatta al caso specifico.
Supporto nel brainstorming: L'AI può essere utilizzata come un "collega virtuale" con cui discutere le decisioni da prendere, valutare i pro e i contro di un determinato approccio o scegliere quale linguaggio di programmazione utilizzare per un progetto. Questo utilizzo permette di avere un punto di vista aggiuntivo e ben strutturato durante la fase di pianificazione.
Automatizzare compiti ripetitivi: L'AI è molto utile per svolgere compiti noiosi e ripetitivi, come copiare e incollare codice con leggere variazioni, generare liste di istruzioni simili, o altre attività meccaniche che non aggiungono valore creativo. In questo modo, i programmatori possono concentrarsi su aspetti più importanti e creativi del loro lavoro.
L'effetto dell'AI sulla produttività e sull'apprendimento
L'AI ha migliorato significativamente la produttività dei programmatori, ma ha anche sollevato alcune questioni sull'apprendimento. In passato, i programmatori imparavano molto attraverso il processo di risoluzione degli errori e la ricerca di soluzioni. Con l'AI che fornisce risposte immediate, questa opportunità di apprendimento potrebbe ridursi. Il rischio è che i programmatori meno esperti non sviluppino più le competenze necessarie per risolvere problemi complessi, poiché l'AI fa il lavoro al posto loro.
Giovanni ritiene che l'esperienza rimanga un elemento fondamentale per diventare programmatori di livello avanzato. Sebbene l'AI possa aiutare a risolvere problemi, è importante che i giovani sviluppatori abbiano ancora l'opportunità di sbagliare e di imparare dai loro errori. Questo processo di apprendimento è ciò che permette di crescere e sviluppare le competenze necessarie per affrontare problemi complessi.
L'AI può davvero sostituire i programmatori?
Secondo Giovanni, l'AI non sostituirà completamente i programmatori. Sebbene l'AI sia molto brava a risolvere problemi specifici e semplici, i progetti reali sono spesso complessi e coinvolgono la gestione di molte componenti diverse che devono lavorare insieme in modo armonioso. Ad esempio, la gestione di un database, la comunicazione con API esterne, e l'integrazione con altri servizi sono aspetti che richiedono una visione d'insieme che l'AI attualmente non può fornire in modo autonomo.
Inoltre, il codice scritto dall'AI potrebbe essere corretto dal punto di vista tecnico, ma potrebbe mancare della struttura necessaria per rendere il progetto facilmente gestibile e comprensibile da altri sviluppatori. L'organizzazione del codice, la scrittura di test automatici e la scelta di strumenti e tecnologie adatte sono aspetti in cui l'esperienza umana rimane insostituibile.
Il ruolo della creatività e dell'innovazione
Un altro aspetto fondamentale è la creatività. L'AI può generare codice basandosi su ciò che è già stato fatto, ma la capacità di inventare nuove soluzioni e di trovare approcci innovativi rimane ancora molto umana. La creatività è ciò che permette ai programmatori di sviluppare idee originali e di trovare soluzioni che escono dagli schemi, e questo è un aspetto che difficilmente potrà essere replicato da un'AI.
La programmazione: una professione che cambia, ma non scompare
La programmazione è una professione che sta cambiando e continuerà a cambiare, ma non scomparirà. Gli strumenti di AI possono rendere i programmatori più efficienti e aiutarli a concentrarsi sugli aspetti più creativi e strategici del loro lavoro. Tuttavia, è probabile che la domanda di programmatori cambi: dove prima servivano due sviluppatori per svolgere un certo compito, ora potrebbe bastarne uno, grazie al supporto dell'AI. Questo potrebbe rendere più difficile per i programmatori junior trovare lavoro e acquisire esperienza.
È importante quindi che i programmatori imparino a collaborare con l'AI, utilizzandola come strumento per potenziare il loro lavoro e per affrontare le sfide in modo più efficace. L'AI non deve essere vista come una minaccia, ma come un'opportunità per migliorare e innovare.
Conclusione: il futuro della programmazione con l'AI
Il futuro della programmazione sarà sicuramente influenzato dall'intelligenza artificiale, ma questo non significa che i programmatori scompariranno. Il loro ruolo cambierà, adattandosi alle nuove tecnologie e alle nuove esigenze del mercato. Sarà fondamentale sviluppare nuove competenze e imparare a utilizzare l'AI come strumento per creare valore e per affrontare problemi sempre più complessi. La sfida per i programmatori sarà quella di continuare a imparare, innovare e collaborare, utilizzando l'AI come un alleato nella costruzione del futuro digitale.