L'efficacia della preabilitazione nei pazienti oncologici: uno strumento fondamentale per migliorare i risultati post-operatori
La preabilitazione sta guadagnando sempre più attenzione come intervento chiave nella cura dei pazienti oncologici, in particolare nei soggetti che devono affrontare trattamenti chirurgici o chemioterapici. Questo approccio mira a ottimizzare le riserve fisiche e mentali del paziente prima dell'intervento, migliorando la capacità di far fronte alle sfide del trattamento e accelerando il recupero post-operatorio.
Che cos'è la preabilitazione?
La preabilitazione è un intervento attuato tra la diagnosi e il trattamento oncologico, progettato per migliorare le capacità funzionali e psicologiche del paziente prima che venga sottoposto a interventi chirurgici o a chemioterapia. Questo intervento ha lo scopo di preparare il corpo e la mente a resistere meglio allo stress del trattamento e ridurre il rischio di complicazioni post-operatorie. Le componenti principali della preabilitazione includono:
- Esercizi cardiovascolari e di resistenza muscolare: mirati a migliorare la forza e la capacità respiratoria.
- Supporto nutrizionale: per garantire un adeguato apporto calorico e proteico, essenziale per mantenere o migliorare lo stato fisico del paziente.
- Sostegno psicologico: per ridurre i livelli di ansia e depressione che spesso accompagnano i pazienti oncologici.
- Ottimizzazione medica: identificare e trattare i fattori di rischio pre-esistenti che potrebbero peggiorare i risultati post-operatori.
Benefici della preabilitazione: risultati clinici
I benefici della preabilitazione sono evidenti in diversi ambiti. Una revisione sistematica condotta su 42 studi ha dimostrato che la preabilitazione porta a significativi miglioramenti nella capacità funzionale dei pazienti, riduce la degenza ospedaliera post-operatoria e diminuisce i livelli di incontinenza urinaria nei pazienti sottoposti a chirurgia oncologica.
Un parametro frequentemente utilizzato per valutare l'efficacia della preabilitazione è il test dei sei minuti di cammino (6MWT), che misura la distanza percorsa in sei minuti. I pazienti che hanno partecipato a programmi di preabilitazione hanno ottenuto miglioramenti significativi in questo test, dimostrando un aumento della resistenza e della capacità respiratoria. Anche gli indicatori psicologici, come l'ansia e la depressione, hanno mostrato una riduzione misurabile attraverso la Hospital Anxiety and Depression Scale (HADS), con un impatto positivo sulla qualità della vita (QoL).
Applicazione clinica nei tumori polmonari e colorettali
Un'area particolarmente studiata è quella dei tumori polmonari, in particolare nei pazienti affetti da carcinoma polmonare non a piccole cellule. Questo tipo di tumore è uno dei più comuni e presenta un'elevata mortalità. La chirurgia polmonare, che spesso comporta la resezione del polmone, è associata a complicazioni come fughe d'aria prolungate, ipossia e dispnea. La preabilitazione, in questo contesto, ha dimostrato di ridurre significativamente il rischio di complicanze post-operatorie, migliorando allo stesso tempo la funzione respiratoria e la capacità funzionale.
Anche nel caso del cancro colorettale, la preabilitazione ha mostrato risultati promettenti. La chirurgia colorettale può comportare numerose complicazioni, specialmente nei pazienti anziani e fragili. La combinazione di malnutrizione, sarcopenia (perdita di massa muscolare) e scarsa capacità cardiorespiratoria aumenta il rischio di complicanze post-operatorie. I pazienti che hanno partecipato a programmi di preabilitazione hanno riportato meno complicazioni e un miglior recupero fisico nelle settimane successive all'intervento.
Supporto psicologico e benessere mentale
Un altro aspetto fondamentale della preabilitazione è il supporto psicologico. I pazienti oncologici spesso affrontano alti livelli di ansia e depressione, che possono influire negativamente sulla loro capacità di recuperare dopo il trattamento. Gli interventi di preabilitazione che includono un sostegno psicologico mirato hanno dimostrato di ridurre significativamente questi sintomi, migliorando la qualità della vita sia prima che dopo l'intervento.
La riduzione dello stress psicologico contribuisce a creare un ambiente più favorevole al recupero fisico e mentale. I pazienti che si sentono più preparati mentalmente tendono a mostrare una maggiore resilienza e una più rapida ripresa dopo il trattamento oncologico.
Conclusioni e prospettive future
In conclusione, la preabilitazione si conferma come una strategia di intervento cruciale per i pazienti oncologici, migliorando significativamente i risultati post-operatori e la qualità della vita. Il suo impatto positivo sulla capacità funzionale, la resistenza fisica e la salute mentale rende questo approccio particolarmente utile nei pazienti fragili o anziani che affrontano trattamenti chirurgici complessi. In futuro, è auspicabile che la preabilitazione diventi una parte integrante delle linee guida oncologiche, garantendo che tutti i pazienti abbiano accesso a questo importante strumento di supporto.
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