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Israele sta vincendo la guerra in Libano?

Nel contesto del conflitto attualmente in corso tra Israele e il gruppo paramilitare libanese Hezbollah, la situazione ha raggiunto nuovi livelli di tensione dopo una serie di eventi chiave che hanno scosso l'equilibrio politico e militare della regione. Uno dei momenti più significativi è stato l'uccisione di Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah dal 1992, a seguito di un bombardamento israeliano nel sud di Beirut il 27 settembre. Questo evento ha avuto un impatto significativo sia sulla leadership del gruppo che sulla sua capacità operativa.

La morte di Nasrallah: un colpo strategico a Hezbollah

La morte di Nasrallah ha rappresentato un duro colpo non solo per Hezbollah, ma per l'intera sfera politica sciita che ruota attorno all'Iran. Hezbollah, storicamente finanziato e sostenuto dall'Iran, si trova ora privo della sua guida storica, che ha contribuito a consolidare il gruppo come una delle principali forze paramilitari del Medio Oriente. Gli attacchi mirati di Israele, che hanno colpito Nasrallah e altri leader di alto profilo, fanno parte di una strategia più ampia che mira a colpire duramente l'asse Iran-Hezbollah e a destabilizzare le forze che supportano il movimento di resistenza libanese.
Secondo alcuni media israeliani, la morte di Nasrallah potrebbe rappresentare un momento cruciale capace di "mettere in ginocchio" l'intera organizzazione. Tuttavia, nonostante la perdita di figure chiave, Hezbollah ha mantenuto un atteggiamento di sfida. Il vice di Nasrallah, Naim Qassem, ha dichiarato che la lotta del gruppo continuerà senza rallentamenti, e che un nuovo segretario generale sarà eletto a breve. Questa affermazione, volta a rassicurare sia i sostenitori che i nemici, cerca di dipingere Hezbollah come una struttura solida, in grado di resistere anche a perdite così significative.

L'intervento israeliano e la prospettiva di una guerra più ampia

Nonostante l'assassinio di Nasrallah, Hezbollah ha continuato a mostrare una posizione aggressiva, dichiarando di essere pronto a un'invasione terrestre israeliana del Libano. Gli scontri tra l'esercito israeliano e le forze di Hezbollah si sono già intensificati, con Israele che ha condotto operazioni limitate sul suolo libanese. Questa escalation potrebbe preludere a un conflitto su larga scala che coinvolgerebbe non solo Hezbollah, ma anche altre fazioni della resistenza appoggiate dall'Iran, come gli Houthi in Yemen e gruppi attivi nella Striscia di Gaza.
Il primo ministro libanese ha dichiarato che il governo è pronto a schierare l'esercito per implementare la risoluzione dell'ONU che vieta la presenza armata di Hezbollah e di Israele nel sud del Libano. Tuttavia, la situazione è estremamente complessa, con Beirut che continua a subire pesanti bombardamenti da parte di Israele.

La guerra mediatica e strategica di Israele

Dal punto di vista strategico, Israele sta cercando di proiettare un'immagine di forza e invincibilità, non solo per i suoi cittadini, ma anche per i suoi alleati internazionali. Il governo israeliano sta portando avanti una narrazione secondo cui non si sta limitando a combattere un singolo gruppo terroristico, ma sta sradicando un'intera rete di organizzazioni paramilitari legate all'Iran, spesso definita come l'Asse della Resistenza. Questa narrativa, condivisa anche dal primo ministro Benjamin Netanyahu in sedi internazionali come le Nazioni Unite, descrive un nemico variegato e diffuso, che include Hezbollah, Hamas e altri gruppi di resistenza.
Questa strategia mediatica è cruciale per Israele, che sta cercando di consolidare il proprio consenso interno e dimostrare al mondo che è in grado di colpire ovunque, con qualsiasi mezzo, per difendersi. L'uccisione di Nasrallah prima ancora di aprire un vero e proprio fronte di guerra formale rafforza questa narrazione, mostrando che Israele può colpire i suoi nemici in modo chirurgico ed efficace.

Conclusioni: Israele sta vincendo la guerra in Libano?

La situazione attuale suggerisce che Israele ha ottenuto vittorie importanti sul piano strategico e mediatico. L'eliminazione di figure chiave come Nasrallah e altri leader di Hezbollah ha indebolito l'organizzazione e destabilizzato l'Asse della Resistenza. Tuttavia, la resistenza di Hezbollah e la prospettiva di un'invasione terrestre del Libano indicano che il conflitto è ben lontano dall'essere concluso. La capacità di Israele di mantenere la sua supremazia militare sarà determinante nei prossimi mesi, soprattutto se il conflitto dovesse espandersi ulteriormente.

Di Gaetano

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