Investire e Guadagnare a 18 Anni: Tassazione e Regole
Negli ultimi anni, molti giovani, compresi i minorenni, hanno iniziato a interessarsi al mondo degli investimenti e del business. Vediamo sempre più ragazzi parlare di guadagni e risparmi investiti, e questo solleva diverse domande, soprattutto su aspetti come la legalità, la dichiarazione fiscale e le regole da seguire per evitare problemi. In questo articolo cercheremo di chiarire alcuni di questi dubbi, spiegando cosa sia possibile fare e come gestire entrate e investimenti in modo regolare.
Investire da Minorenne: È Legale?
Per i minorenni, non è possibile investire o fare trading a proprio nome. Tuttavia, questo non significa che non possano partecipare al mondo degli investimenti. Con l'aiuto dei genitori, i giovani possono aprire un conto congiunto e iniziare a fare i primi investimenti sotto la loro supervisione. Questo permette di acquisire esperienza, imparare dai successi e dagli errori, ma è importante farlo solo quando ci si sente davvero pronti, dato che si utilizzano fondi a nome di un'altra persona.
Broker Dichiarativo e Amministrato: Quale Scegliere?
Quando si parla di broker, esistono due tipi principali: dichiarativo e amministrato. Con un broker amministrato, la gestione fiscale è completamente automatizzata dal broker stesso, il quale si occupa di tutto, ma deve essere un broker italiano. Con un broker dichiarativo, invece, l'investitore deve occuparsi personalmente della dichiarazione dei redditi, e solitamente si tratta di broker esteri. La buona notizia è che molti broker forniscono un modulo fiscale precompilato, che rende il processo più semplice, anche se richiede ancora un po' di pratica e conoscenza.
Tassazione sulle Plusvalenze e Criptovalute
Per quanto riguarda i guadagni derivanti dagli investimenti, come le plusvalenze, questi devono sempre essere dichiarati, indipendentemente dall'importo. Ad esempio, se si ottiene un capital gain di 200 euro, esso deve essere riportato nella dichiarazione dei redditi. Anche le criptovalute sono soggette a tassazione. Attualmente, la tassazione sulle criptovalute è del 26% sulle plusvalenze, ma dal 2025 potrebbe salire al 42%. Fino a 2000 euro di plusvalenze, però, non vi è alcuna tassazione. Inoltre, la conversione da una cripto all'altra non genera plusvalenze tassabili, ma solo il ritorno in valuta fiat è soggetto a tassazione.
Guadagni da Attività Occasionale: Quando Serve la Partita IVA?
Molti giovani ottengono entrate passive o da prestazioni di servizi occasionali, ad esempio vendendo oggetti o offrendo servizi su piattaforme come Fiverr. Anche queste entrate devono essere dichiarate. In questo caso, non serve una partita IVA, ma è necessario emettere delle ricevute di prestazione occasionale e includerle nella dichiarazione dei redditi. La famosa soglia dei 5000 euro non è il limite per decidere se aprire la partita IVA, ma è il limite oltre il quale è necessario iscriversi all'INPS e versare contributi per la pensione. La partita IVA diventa obbligatoria quando l'attività non è più occasionale, ma è continuativa e organizzata.
Aprire una Partita IVA: Regime Forfettario o SRL?
Le opzioni per chi desidera avviare un business sono molteplici: partita IVA in regime forfettario, società di persone o SRL. La partita IVA in regime forfettario è spesso la scelta migliore per chi inizia, poiché offre una tassazione più bassa (5% per i primi 5 anni). La SRL, invece, è indicata per chi desidera avviare un'attività più strutturata, ma comporta costi maggiori. Aprire una partita IVA è gratuito, ma sono necessari altri adempimenti come l'iscrizione alla Camera di Commercio e all'INPS, con costi totali di alcune centinaia di euro. Inoltre, esistono contributi INPS obbligatori da versare, anche se non si fattura nulla, che ammontano a circa 4000 euro all'anno, riducibili del 35% in regime forfettario.
Rischi e Sanzioni per Mancata Dichiarazione
Non dichiarare i propri investimenti o le proprie entrate comporta rischi significativi, inclusi problemi con la banca nel momento in cui si riportano i soldi sui conti italiani e possibili sanzioni. Le sanzioni sono proporzionali a quanto non dichiarato e possono essere molto elevate, arrivando anche a migliaia di euro. Nel caso in cui si eserciti un'attività continuativa senza partita IVA, si entra nell'ambito dell'illegalità, con conseguenze ancora più gravi.
Conclusioni: Agire in Modo Responsabile
È importante che i giovani che si avvicinano al mondo degli investimenti e del business siano consapevoli delle regole fiscali e agiscano in modo responsabile. Aprire una partita IVA, gestire correttamente le entrate e dichiarare i propri guadagni è fondamentale per evitare problemi legali e finanziari. Chiunque abbia voglia di fare impresa o di investire dovrebbe sentirsi sostenuto, ma è altrettanto cruciale farlo seguendo le regole per evitare complicazioni e garantire un futuro sereno.