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Impatto dell'esercizio fisico sul cancro: meccanismi e nuove prospettive

L'esercizio fisico è riconosciuto come un'importante strategia non solo per prevenire il cancro, ma anche per migliorare la qualità della vita dei pazienti oncologici e ottimizzare i trattamenti. Questo articolo esplora il potenziale dell'esercizio fisico come strumento complementare nel trattamento del cancro, analizzando i meccanismi con cui l'attività fisica influisce sulla malattia e sul suo microambiente.

L'importanza dell'esercizio nella prevenzione e nel trattamento del cancro

Recenti studi hanno dimostrato che l'esercizio regolare può ridurre significativamente il rischio di sviluppare il cancro e prevenirne la ricorrenza. Le attività aerobiche e di resistenza contribuiscono a ridurre l'infiammazione, a mantenere un peso corporeo sano e a bilanciare i livelli ormonali, fattori tutti cruciali nella prevenzione di alcuni tipi di cancro, come quello al seno, al colon e alla prostata.
L'esercizio è inoltre efficace nel migliorare l'efficacia dei trattamenti oncologici, tra cui la chirurgia, la radioterapia, la chemioterapia e l'immunoterapia. I benefici includono una migliore tolleranza al trattamento, una riduzione degli effetti collaterali e un miglioramento complessivo del benessere fisico e mentale del paziente.

Effetti dell'esercizio sul microambiente tumorale

L'ambiente in cui il tumore cresce, noto come microambiente tumorale, gioca un ruolo fondamentale nella progressione della malattia. L'esercizio fisico può influenzare questo microambiente in vari modi. Ad esempio, migliora la vascolarizzazione dei tessuti tumorali, facilitando la somministrazione di ossigeno e nutrienti e riducendo l'ipossia tumorale, che è spesso associata a una maggiore aggressività del tumore.
Inoltre, l'esercizio aumenta l'infiltrazione di cellule immunitarie nei tessuti tumorali, rafforzando così la risposta immunitaria del corpo contro le cellule tumorali. Alcuni studi hanno dimostrato che l'attività fisica stimola la produzione di miokine, proteine rilasciate dai muscoli durante l'esercizio, che possiedono proprietà antitumorali.

Riduzione degli effetti collaterali legati al trattamento del cancro

I trattamenti oncologici possono causare una serie di effetti collaterali debilitanti, come la fatica cronica, la cachessia (una sindrome caratterizzata dalla perdita di massa muscolare) e i deficit cognitivi. L'esercizio fisico è stato dimostrato essere un valido alleato nella gestione di questi effetti, contribuendo a migliorare la resistenza fisica, a preservare la massa muscolare e a ridurre i livelli di infiammazione.
Ad esempio, il movimento regolare può contrastare la cachessia migliorando la forza e la resistenza muscolare e riducendo i livelli di proteine pro-infiammatorie che favoriscono la degradazione muscolare. Per quanto riguarda la fatica cronica, l'American Society of Clinical Oncology raccomanda ai sopravvissuti al cancro di svolgere almeno 150 minuti di attività aerobica moderata a settimana per ridurne l'intensità.

Meccanismi molecolari dell'effetto dell'esercizio sul cancro

L'esercizio fisico agisce anche a livello molecolare. Alcuni studi hanno evidenziato come l'attività fisica moduli i livelli di citochine e fattori di crescita nel microambiente tumorale, influenzando positivamente la crescita e la progressione del tumore. Le miokine come l'IL-6, rilasciate dai muscoli durante l'esercizio, sono note per avere proprietà antinfiammatorie e immunoregolatrici che contribuiscono a sopprimere la crescita tumorale.
Inoltre, l'esercizio riduce i livelli di alcuni nutrienti e fattori di crescita, come il glucosio e i fattori di crescita insulino-simili (IGF), che sono noti per stimolare i percorsi di segnalazione pro-cancro, e aumenta i livelli di molecole che inibiscono la crescita tumorale, come l'AMPK.

Conclusione

L'evidenza scientifica supporta l'integrazione dell'esercizio fisico nei protocolli di trattamento oncologico. Non solo l'attività fisica può aiutare a prevenire l'insorgenza del cancro, ma è anche in grado di migliorare l'efficacia dei trattamenti, ridurre gli effetti collaterali e migliorare la qualità della vita dei pazienti. Tuttavia, c'è ancora la necessità di ulteriori studi per comprendere meglio i meccanismi molecolari e cellulari che sottendono questi benefici e per sviluppare programmi di esercizio personalizzati che possano massimizzare il potenziale terapeutico dell'esercizio nell'oncologia.
FONTE

Di Roberto

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