Hong Kong, strade ancora occupate: studenti in massa
Ancora a centinaia i manifestanti nelle strade di Hong Kong permangono implacabilmente, continuando nella protesta fin’ora piuttosto pacifica, nell’intenzione di ottenere la democrazia, tanto agognata dagli studenti.
I manifestanti sono riusciti quantomeno ad ottenere la possibilità di colloqui col governo, con l’intenzione di ridiscutere in merito ad un nuovo processo di riforme politiche. Il capo del governo Leung Chun-Ying continua a rimanere al suo posto, nonostante l’inevitabile indebolimento dovuto alle ripetute richieste di dimissioni; inoltre il governo di Pechino, preso di mira dalle proteste per i limiti che ha imposto alle prossime elezioni del 2017, non ha accennato a possibili marce indietro.
Sul “Quotidiano del Popolo” (giornale ufficiale del Partito Comunista Cinese) è stato scritto che per la verità le manifestazioni di Hong Kong stanno solamente facendo “arretrare la democrazia”, e si legge ancora “un principio fondamentale della democrazia vuole che una piccola minoranza non abbia il diritto di violare in un sol colpo l’ interesse generale e lo spazio pubblico, impiegando metodi illegali“.
In verità l’obiettivo principale su cui verte l’intera protesta è quello di negare a Pechino il diritto esclusivo di scegliere i candidati alle prossime elezioni del capo del governo del territorio, le quali dovrebbero essere le prime a svolgersi sulla base del suffragio universale.
Gaetano Bellissima