#Grexit, ore decisive per il referendum in Grecia: cosa succede se...
Tra poche ore si terrà il referendum in Grecia, dove i cittadini sono chiamati ad esprimere il proprio giudizio alla proposta di accordo dei creditori internazionali. Sì o No alla proposta di accordo? Sarà tutto deciso tra le 7.00 e le 19.00 ora locale, ossia dalle 6.00 alle 18.00 ora italiana.
Quali potrebbero essere i possibili scenari?
Se vince il SI'
Se sarà il Sì a prevalere, si accetteranno gli accordi presi dalla Commissione UE, dalla BCE e dal Fondo Monetario Internazionale; accordo che è stato presentato all'Eurogruppo del 25 giugno. In tal caso sia Alexis Tsipras che Yanis Varoufakis, che hanno esplicitamente preso posizione in favore del No, saranno quasi certamente costretti a rinunciare al loro incarico, presentando le dimissioni, e lasciando così spazio ad un nuovo governo di unità nazionale volto a concordare le soluzioni per il prestito.
Se vince il NO
Non è chiaro uno scenario conseguenziale alla vittoria del NO. Ciò che è certo è che il governo Tsipras in una posizione più prestigiosa e rafforzata, aprendo le porte a nuove possibilità di legittimazione popolare, sperando nel raggiungimento di sostanziali modifiche favorevoli alle richieste dei creditori al fine di ottenere un nuovo prestito. La vittoria del No inoltre rappresenterebbe una sconfitta politica per leader europei come la cancelliera tedesca Angela Merkel.
Tsipras ha ribadito più volte che secondo lui la vittoria del NO farebbe ripartire i negoziati, permettendo di ottenere nuovi migliori accordi per la Grecia. Tuttavia, al di là della maggioranza del SI' o del NO, i soldi stanno finendo, quindi a prescindere dalla prevalenza che otterrà il voto del referendum, di certo senza un prestito internazionale la Grecia sarebbe destinata alla bancarotta. In parole povere, il destino della Grecia sembra che sia più in mano ai suoi creditori piuttosto che al referendum in sé (o, per meglio dire, allo stesso popolo greco).