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Il Green Deal Europeo: Opportunità o Minaccia per l’Economia?

Il Green Deal Europeo è al centro del dibattito economico e ambientale. Mentre l'obiettivo di ridurre le emissioni del 55% entro il 2030 appare ambizioso e necessario per contrastare il cambiamento climatico, i costi associati stanno pesando sull'economia europea, soprattutto nel settore automobilistico. Le auto elettriche cinesi, supportate da massicci sussidi statali, stanno invadendo il mercato europeo con prezzi competitivi, mettendo in crisi i produttori locali. La Volkswagen, ad esempio, sta perdendo quote di mercato in Cina e fatica a competere con aziende più innovative come BYD.
L'imposizione di uno stop alla vendita di veicoli endotermici entro il 2035 potrebbe accentuare questa difficoltà, con un impatto devastante sulle industrie tradizionali europee che non sono ancora pronte per l'elettrificazione di massa. La transizione ecologica è vista come necessaria, ma gli sforzi dell'UE appaiono scoordinati rispetto ai grandi player globali come la Cina e gli Stati Uniti, che stanno avanzando rapidamente grazie a sussidi e investimenti massicci nel settore high-tech e delle energie rinnovabili.
Oltre all'automotive, la dipendenza dell'Europa da materie prime essenziali, come il litio e il cobalto, e da tecnologie come le batterie, per le quali la Cina detiene il monopolio, rende il continente vulnerabile e non competitivo. Anche le difficoltà energetiche, con l'aumento dei prezzi dell'energia dovuto all'abbandono del gas russo, stanno contribuendo a rendere più costosa la produzione europea rispetto a quella cinese.
La visione ascetica dell'UE di una rapida transizione verso un'economia verde, senza un sostegno adeguato alle industrie locali e ai consumatori, rischia di compromettere la competitività dell'intero continente, mentre altre economie globali continuano a inquinare a ritmi crescenti senza vincoli simili.

Di Gaetano

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