Goldman Sachs e Ocse: Italia vicina al risveglio
"Parlando di crescita italiana, gli indicatori utilizzati suggeriscono che l'Italia abbia toccato il fondo e che sia pronta a ripartire". Se queste parole sono state spese da Jim O'Neill, economista e presidente di Goldman Sachs Asset Management, c'è di che essere ottimisti. Siamo stati citati tra i mercati più interessanti assieme a Cina, Brasile e Russia, siamo oggi considerati una potenziale sorpresa del prossimo anno superando cosi, almeno in prospettiva, quella spirale di negatività che ci seppellisce dall'inizio della crisi finanziaria dalla quale siamo stati travolti. La vicinanza con Spagna e Grecia, non solo di natura geografica, ha fatto maturare un sentimento di fragilità che fa già parte della nostra quotidianità. Potrebbe essere questo uno spiraglio di luce che affiancato alle risultanze delle analisi effettuate dalla Ocse assumerebbe un valore non necessariamente illusorio. L'istituto parigino ha infatti stimato un lieve miglioramento del sistema economico nazionale che dovrebbe realizzarsi già nel 2013, crescita che diventerà più corposa durante il 2014 con un previsto incremento dello 0,8% del Pil nazionale. Chiaramente l'entusiasmo deve essere fortemente contenuto se si pensa che la recessione proseguirà perlomeno nel breve periodo, ma il -0,2% previsto nel 2013 fa decisamente meno paura del -2,3% dell'anno corrente. Certo che se quest'anno i consumi privati sono crollati come non accadeva dalla seconda guerra mondiale il fatto di aver toccato il fondo non ci sorprende di certo. Le buone notizie coinvolgono anche l'Unione Europea che vede aumentare l'ottimismo circa una prossima ripresa, sotto l'impulso delle iniziative della BCE guidata da Mario Draghi e delle misure adottate dai Paesi a rischio.
Baldo Galfano