Gli Oligarchi e i Signori della Guerra si Rivoltano Contro Putin: La Russia al Collasso?
Nella Russia attuale, un sistema mafioso e autoritario, gli oligarchi potrebbero presto decidere che è giunto il momento di liberarsi di Vladimir Putin. Fin dall'inizio della guerra in Ucraina, molti esperti occidentali avevano ipotizzato che una sconfitta militare e le sanzioni economiche avrebbero potuto spingere l'élite russa ad agire contro Putin. Nonostante la Russia sia una dittatura, anche i dittatori hanno bisogno di mantenere il supporto dei loro sostenitori più potenti.
Sanzioni e Recupero Economico
Le sanzioni occidentali, come quelle sul sistema Swift, hanno avuto un impatto iniziale devastante sull''economia russa, che nel 2022 si è ridotta dell'1,2%. Tuttavia, nel 2023, la Russia si è ripresa grazie a nuove relazioni commerciali energetiche con Cina, India e Turchia, attratte dai prezzi vantaggiosi di petrolio e gas russi. La crescita economica è stata del 3,6% nel 2023 e del 4,7% nei primi due trimestri del 2024. Questi progressi economici e i successi militari hanno permesso a Putin di essere rieletto presidente con l'88% dei voti.
Aumento delle Perdite e la Pressione sulle Popolazioni Periferiche
Nonostante i risultati economici, la guerra sta causando perdite enormi all'esercito russo. Tra maggio e luglio 2024, l'Ucraina ha inflitto circa 70.000 vittime alle forze russe, un tasso di 1.000 morti al giorno. Nonostante la necessità di più truppe, Putin ha evitato di emettere un nuovo ordine di mobilitazione, consapevole che ciò avrebbe provocato malcontento anche nelle popolazioni benestanti di Mosca e San Pietroburgo. Finora, la maggior parte dei soldati proviene dalle regioni più povere e periferiche della Russia, già pesantemente colpite dalla guerra.
Putin ha cercato di evitare che i costi della guerra ricadessero sui cittadini più benestanti delle grandi città. Ha invece adottato misure alternative, come il reclutamento forzato di studenti stranieri in Russia e l'uso di soldati stranieri provenienti dall'Africa, costringendoli a combattere.
Incursioni Ucraine in Territorio Russo
Ad agosto 2024, la situazione è cambiata. L'Ucraina ha lanciato un'incursione nella regione russa di Kursk, sfruttando la debolezza delle difese russe. Le fortificazioni che avrebbero dovuto ostacolare le truppe ucraine si sono rivelate inefficaci, a causa della corruzione degli ufficiali russi che avevano intascato i fondi destinati alla costruzione delle difese. Questa incursione ha portato l'Ucraina a occupare una porzione di territorio russo, permettendo alle sue truppe di lanciare ulteriori attacchi con droni e di raggiungere nuovi obiettivi strategici all'interno della Russia.
Gli attacchi ucraini hanno anche colpito importanti infrastrutture energetiche russe, tra cui una centrale elettrica vicino a Mosca. Questo ha causato danni significativi alla colonna vertebrale dell'economia russa, in quanto il petrolio e il gas rappresentano una parte significativa delle esportazioni russe e del bilancio federale.
La Crescente Minaccia per l'Elite di Mosca
Putin sa che esporre le elite di Mosca ai costi della guerra potrebbe causare la loro ribellione. L'Ucraina sta cercando di sfruttare questa vulnerabilità, chiedendo il permesso di utilizzare missili a lungo raggio contro obiettivi militari vicino a Mosca, al fine di mettere pressione sull'élite russa. Inoltre, il territorio russo ora controllato dall'Ucraina rappresenta una base da cui lanciare attacchi, costringendo Putin a spostare truppe e sistemi di difesa dalle zone di conflitto verso la protezione delle città più importanti, come Mosca e Sochi.
Un Oligarchia Pronta alla Rivolta?
Con l'aumento delle perdite e la crescente esposizione delle popolazioni benestanti agli effetti della guerra, l'élite russa potrebbe iniziare a mettere in dubbio la propria fedeltà a Putin. L'incursione ucraina nelle regioni di Kursk e Belgorod ha evidenziato la debolezza della Russia nel difendere il proprio territorio, e ciò potrebbe spingere alcuni membri influenti dell'élite a considerare un cambiamento di leadership.
Le dichiarazioni del comandante Georgi Zakrevskoho di Paladin, una compagnia militare privata russa, mostrano segni di malcontento crescente. Zakrevskoho ha denunciato pubblicamente la situazione della Russia, descrivendo il paese come "già in difficoltà" e criticando la gestione della guerra da parte di Putin. Ha inoltre invitato i russi a unirsi a lui per il bene del paese, suggerendo che l'insoddisfazione tra l'élite e la popolazione potrebbe essere in crescita.
La Russia di Fronte a un Dilemma Storico
Putin si trova in una situazione storica complessa, simile a quella affrontata da altri tiranni in passato. Deve soddisfare gli interessi dei suoi alleati spietati per rimanere al potere, ma con l'aumentare delle difficoltà, questi stessi alleati potrebbero decidere di abbandonarlo. L'élite russa può tollerare la guerra finché non viene toccata direttamente, ma con l'Ucraina che continua a mantenere e guadagnare territorio russo, il rischio per Putin di perdere il supporto dei suoi sostenitori cresce.
Conclusioni
La situazione in Russia sta diventando sempre più complessa. Gli oligarchi e le elite russe potrebbero presto decidere che il costo del mantenimento del potere di Putin è troppo alto. Con l'élite sempre più esposta ai costi della guerra e con il rublo che continua a indebolirsi, la possibilità di una rivolta interna diventa sempre più concreta. Se Putin dovesse perdere il potere, l'èlite potrebbe optare per un cambiamento di leadership, segnando una svolta storica per la Russia e influenzando significativamente il futuro della guerra in Ucraina.