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Gli effetti delle proteste climatiche dirompenti: un supporto crescente per i gruppi ambientalisti convenzionali

Un recente studio ha rivelato che le proteste climatiche dirompenti e ad alto impatto possono effettivamente aumentare il sostegno pubblico verso i gruppi ambientalisti più moderati. Questo effetto è stato dimostrato grazie a un'analisi condotta durante la chiusura dell'autostrada più trafficata del Regno Unito da parte degli attivisti del gruppo Just Stop Oil. L'indagine rappresenta una delle prime prove concrete del cosiddetto effetto radical flank, una teoria secondo cui la presenza di una frangia radicale in un movimento può rendere i gruppi più moderati all'interno dello stesso movimento più accettabili agli occhi del pubblico.

Un esperimento senza precedenti

Lo studio, condotto da ricercatori del Social Change Lab di Cardiff, nel Regno Unito, ha sfruttato una situazione reale per misurare le reazioni immediate del pubblico. Gli attivisti di Just Stop Oil hanno bloccato la M25, la principale autostrada di Londra, per quattro giorni consecutivi nel 2022. Prima dell'inizio della protesta, gli attivisti avevano informato il team di ricerca, permettendo così ai ricercatori di condurre sondaggi prima e dopo l'evento.
L'indagine ha coinvolto 1.415 persone, le quali sono state interrogate riguardo il loro sostegno a Friends of the Earth, un gruppo ambientalista che adotta metodi più tradizionali come il lobbismo e le azioni legali. I risultati hanno mostrato che, dopo la protesta, la percentuale di persone che dichiaravano di supportare Friends of the Earth è aumentata del 3,3%. Questo incremento, sebbene modesto, indica che le proteste dirompenti possono contribuire ad aumentare il sostegno verso i gruppi più moderati, rendendoli più appetibili al pubblico e facilitando il dialogo con i decisori politici.

Il dibattito sull'effetto radical flank

L'effetto radical flank è una teoria ampiamente discussa tra attivisti e scienziati sociali. Molti attivisti credono che le azioni più estreme possano aiutare le cause moderate a guadagnare consensi, ma finora gran parte di questo dibattito era basato su intuizioni o scenari ipotetici. Questo studio è il primo a esaminare una protesta reale in tempo reale, fornendo dati concreti che possono essere utilizzati per valutare la validità della teoria.
Secondo Markus Ostarek, co-autore dello studio, queste scoperte sono rilevanti e azionabili per i gruppi ambientalisti. In particolare, le proteste dirompenti potrebbero creare momenti di alta visibilità che i gruppi più moderati potrebbero sfruttare per negoziare con i politici.

Limiti e controversie

Nonostante i risultati positivi in termini di sostegno a gruppi come Friends of the Earth, lo studio non ha rilevato un effetto significativo sulle politiche climatiche. In particolare, non si è registrato un aumento di sostegno verso proposte radicali come la fine delle esplorazioni di nuovi giacimenti di combustibili fossili da parte del governo del Regno Unito.
Eric Shuman, uno psicologo sociale della New York University, ha elogiato lo studio per aver dimostrato che gli effetti osservati negli esperimenti di laboratorio si allineano con quelli del mondo reale. Studi precedenti, infatti, avevano esaminato l'effetto radical flank utilizzando scenari simulati, rilevando che i gruppi moderati ottenevano un maggiore sostegno quando venivano presentati in contrapposizione a gruppi più ribelli.
Tuttavia, non tutti gli studi concordano con questa visione. Alcune ricerche suggeriscono che le proteste dirompenti potrebbero, in alcuni casi, ridurre il sostegno complessivo verso il movimento. Pertanto, è necessario un numero maggiore di studi per valutare appieno l'impatto a lungo termine di tali proteste.

Conclusione

Le proteste climatiche dirompenti possono avere un impatto più complesso di quanto si pensi. Se da un lato possono suscitare polemiche, dall'altro sembrano rafforzare il sostegno verso gruppi ambientalisti più moderati, creando un'opportunità per negoziare soluzioni più concrete con i politici. Questo studio fornisce una base empirica per valutare l'effetto radical flank e potrebbe avere importanti implicazioni per il futuro delle strategie di attivismo climatico.
FONTE

Di Gaetano

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