Giovani Avvocati in rivolta: firma on line contro una riforma indegna [Petizione]
Su Facebook e su altri Social Network il grido di “Vergogna” da parte dei giovani praticanti Avvocati è molto forte, i giovani procuratori legali, chiedono l’abolizione della riforma dello scorso 31 ottobre. Attraverso il portale delle petizioni activism.com, i giovani aspiranti avvocanti hanno attivato una petizione per giungere al numero utile per chiedere l’abolizione della riforma ritenuta indegna. Secondo quanto riporta il sito activism.com gli avvocati in coro chiedono il dietrofront da parte delle istituzioni con un comunicato che grida alla “Vergogna”: La Camera dei Deputati in data 31/10/2012 ha approvato con larga maggioranza una riforma forense INDEGNA, con il preciso scopo di limitare l’accesso alla Professione Forense, penalizzando cosi tantissimi giovani laureati in Giurisprudenza.
L’obiettivo, non troppo velato, del nostro Parlamento è quello di impedire a tanti giovani Laureati di superare l’esame di abilitazione. Invece di “liberalizzare” la professione forense, favorendo cosi la concorrenza e la relativa diminuzione delle tariffe a beneficio dei cittadini, chi ci governa sceglie di PROTEGGERE chi già esercita la professione forense, penalizzando cosi i giovani giuristi ed i cittadini. L’Esame di Abilitazione, che già attualmente risulta essere uno tra gli esami di abilitazione professionale più complessi, diventa sostanzialmente INSUPERABILE in quanto le prove scritte non potranno più essere svolte con l’ausilio di codici annotati con la giurisprudenza, fondamentali per la redazione di un parere su una questione giuridica complessa, mentre per la prova orale non sarà più possibile scegliere 5 materie, in relazione anche al tipo di pratica svolta, ma bisognerà dimostrare la conoscenza sia del diritto penale (sostanziale e processuale) che del diritto civile (sostanziale e processuale) oltre che di 2 materie a scelta.
Allo stesso tempo il tirocinio, che dovrebbe avere carattere pratico, e dovrebbe essere svolto con passione e profitto, viene appesantito con la presenza di 24 mesi di CORSI DI FORMAZIONE OBBLIGATORIA. (Il periodo di pratica è di 18 mesi, i corsi di formazione di 24?). Come giovani laureati in Giurisprudenza, vorremmo esattamente il contrario. Vorremmo una riforma finalizzata a rendere effettivo e proficuo il periodo di pratica forense e a dare un maggiore taglio pratico al tirocinio. Vorremmo un esame di abilitazione che non assomigli sempre più ad un concorso pubblico con posti limitatissimi ma che, una volta attestato il corretto e proficuo svolgimento della pratica forense, permetta a tanti giovani di irrompere con la loro competenza ed il loro entusiasmo sul mercato.
E’ una vergogna che i Partiti ed il Governo, che tanto si riempiono la bocca parlando dei giovani e del loro futuro, invece di favorire la crescita professionale dei giovani e di migliorare la loro formazione, siano impegnati in una strenua difesa dello status quo e delle prerogative di chi è già “garantito” ignorando il grido di aiuto che viene da noi giovani. CHIEDIAMO AL PARLAMENTO DI NON PROCEDERE CON L’APPROVAZIONE DI QUESTA RIFORMA SCELLERATA. CHIEDIAMO AL SENATO DELLA REPUBBLICA DI STRALCIARE DAL TESTO DELLA RIFORMA QUESTE DISPOSIZIONI VERGOGNOSE.
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Redazione DailyExpress.it