Gianluca Santonocito: il fotografo dell’anima
Classe 1984, tanto amore per il suo lavoro e una grande dose di fantasia e dedizione: questo è Gianluca Santanocito (nella foto in fondo all'articolo), fotografo rinomato e originario di Belpasso. Ha vissuto e studiato fotografia a Bologna, dove ha concretizzato il suo sogno: fare di una passione il suo mestiere.
Il fotografo infatti vanta anche alcune pubblicazioni sulla rinomata rivista di moda "Vogue", e tantissimi altri lavori fatti in giro per l'Italia e la Sicilia. Si vocifera che sia uno dei pochi fotografi che sanno rappresentare in pochi scatti l'anima dei soggetti fotografati.
L'intervista
-di Noemy Leonardi-
(foto di Gianluca Santonocito)
Quando ha avuto inizio la tua passione per la fotografia?
Nel 2009 circa. In realtà in passato sognavo di fare il regista. Presi persino parte ad alcuni set ed uno dei miei primi ruoli fu proprio il fotografo di scena.
Qual è l'esperienza di lavoro che ricordi con maggior divertimento?
Una volta ho improvvisato un set fotografico nella vasca da bagno di mia sorella. L'avevamo riempita con del latte e la modella vi si era immersa completamente.
Cosa rappresenta per te l'arte della fotografia?
La fotografia è amore, sentimento. Mentre fotografo la modella o il modello, sento come il bisogno di far venire fuori la mia anima, la mia vera essenza e farmi condurre dal soggetto fotografato che diventa la mia ispirazione, l'oggetto del mio amore.
(foto di Gianluca Santonocito)
Cosa accade quando la magia del set si interrompe e tutto torna alla normalità?
Mi manca la mia musa, la mia ispirazione. Nei giorni successivi mi capita di sentimi come fossi stato lasciato dalla donna amata.
A quale fotografo ti ispiri?
A tanti ma a nessuno in particolare. Preferisco prendere spunto ma poi lasciarmi trascinare dalle emozioni sul set.
Cosa consigli a coloro che vogliono intraprendere la tua strada?
Consiglierei di sperimentare, creare, inventare e soprattutto studiare tanto, non solo la tecnica! Il buon gusto non è in tutti, ma tutti possono cercarlo e farlo proprio.
Noemy Leonardy - Coccahs