Gaza: L'Inferno sulla Terra
Siamo entrati a Gaza e ci siamo trovati di fronte a una realtà che sembra un vero inferno. Macerie, vite spezzate, distruzione: questa è la condizione in cui vivono milioni di persone nella Striscia di Gaza, una delle zone più tormentate del mondo. La vita quotidiana in una zona di guerra è qualcosa che pochi possono davvero immaginare, ma è ciò che milioni di persone devono affrontare ogni giorno.
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La Vita di Yasser, Reporter Palestinese
Questa è la storia di Yasser, un reporter palestinese che vive a Gaza City. La sua casa è stata distrutta pochi giorni dopo l'inizio dell'invasione israeliana. Yasser ha accettato di collaborare con noi, consapevole delle difficoltà che avrebbe dovuto affrontare. Ha perso tutto: la sua abitazione, la sua sicurezza, ma ha continuato il suo lavoro, rischiando la vita per documentare la verità.
Il livello di distruzione raggiunto nella Striscia di Gaza è spaventoso. Secondo le stime delle Nazioni Unite, almeno due terzi delle infrastrutture sono inutilizzabili, con oltre 42 milioni di tonnellate di macerie e detriti prodotti dai bombardamenti israeliani. Si contano oltre 43.000 morti palestinesi dal 7 ottobre 2023, di cui un terzo sono bambini. Quasi 1,9 milioni di persone sono state sfollate su un totale di 2,2 milioni di abitanti.
La Vita nei Campi Profughi
Dopo la distruzione della sua casa, Yasser si è trasferito in un campo profughi a Deir el-Balah, una città a circa 15 chilometri a sud di Gaza City. Questa città ospita decine di migliaia di sfollati palestinesi, e è stata più volte bombardata. Moschee, scuole, campi profughi e ospedali sono stati colpiti in quanto ritenuti nascondigli di Hamas. Yasser stesso è stato coinvolto in questi attacchi, e molti suoi colleghi hanno perso la vita semplicemente perché giornalisti, considerati dunque pericolosi.
Le Condizioni Disumane
Le condizioni di vita a Gaza sono estreme. Circa il 96% dell'acqua disponibile non è potabile, e la popolazione vive in una grave difficoltà economica, con molte famiglie in stato di insicurezza alimentare. La Striscia di Gaza viene spesso descritta come una "prigione a cielo aperto", data la mancanza di libertà di movimento e il blocco imposto sia da Israele che dall'Egitto. Gaza sopravvive quasi esclusivamente grazie agli aiuti umanitari internazionali, ma circa l'83% di questi aiuti viene bloccato dalle autorità israeliane, impedendo che raggiungano la popolazione bisognosa.
Il Mercato e i Prezzi Impazziti
Anche nei mercati, la situazione è drammatica. I prezzi dei beni alimentari sono aumentati in modo esponenziale: un sacco di farina da 25 kg, che prima costava 9 dollari, ora ne costa 150. Il prezzo delle melanzane è passato da 80 centesimi al chilo a 5 dollari, mentre un chilo di carne congelata è aumentato da 5 a 41 dollari. Questa inflazione colpisce ogni aspetto della vita quotidiana, rendendo quasi impossibile l'accesso ai beni essenziali.
L'Acqua e l'Elettricità: Servizi Essenziali Mancanti
La situazione è aggravata dalla scarsità di acqua e elettricità. La maggior parte degli impianti di trattamento dell'acqua è stata distrutta, rendendo l'acqua disponibile altamente contaminata. In agosto è stato segnalato il primo caso di poliomielite in 25 anni, e molte medicine di base sono introvabili. Raja'e, un abitante di Khan Younis, gestisce tre piccoli impianti di desalinizzazione per fornire acqua potabile alla comunità, ma è un lavoro reso sempre più difficile dai continui bombardamenti e dall'iperinflazione.
L'elettricità è altrettanto scarsa. Molti palestinesi si sono attrezzati con pannelli solari per mantenere in funzione i loro dispositivi e poter restare in contatto con amici e familiari. Nei campi profughi, Nayef ha allestito un centro di ricarica per permettere alle persone di connettere i loro dispositivi e rimanere in comunicazione con il mondo esterno.
La Resilienza della Popolazione
Nonostante la devastazione, la popolazione di Gaza continua a cercare di resistere. Alcuni cercano di mantenere un senso di normalità, come Abdallah, un giovane barbiere di Khan Younis, che continua a tagliare i capelli tra le macerie e il rumore costante dei bombardamenti. Tuttavia, la situazione è estremamente precaria e la sensazione di speranza sta lentamente svanendo.
La Cruda Realtà di Gaza
Il quadro che emerge dalla Striscia di Gaza è quello di una popolazione che cerca di sopravvivere in condizioni impossibili, senza acqua, senza elettricità, senza cibo sufficiente e sotto un costante attacco. La realtà che molti affrontano ogni giorno è fatta di disperazione e resilienza, di una battaglia continua per garantire un minimo di dignità umana.
In mezzo a tutto questo, emerge anche la richiesta di aiuto da parte di persone come Yasser e tanti altri che, nonostante abbiano perso tutto, continuano a lottare per documentare la verità e dare voce a chi non ce l'ha. Gaza è davvero un inferno sulla terra, e la speranza è che un giorno questa guerra possa finalmente finire, e che le persone possano tornare a vivere una vita normale.