Fuori i genitori dalla scuola? Un dibattito sull'educazione
Negli ultimi anni, il ruolo dei genitori nelle scuole è diventato sempre più invasivo. Genitori che vogliono concordare i voti, sistemare lo zaino dei figli liceali, e interferire su ogni aspetto della vita scolastica. Questo atteggiamento, definito come hover parenting dagli psicologi americani, rischia di danneggiare lo sviluppo e la responsabilità degli studenti. Esperti come pedagogisti, psicologi e sociologi sostengono che una genitorialità sovrabbondante ostacoli la crescita autonoma dei ragazzi, generando insicurezze e fragilità.
La crisi dell'alleanza educativa
Il rapporto tra scuola e famiglia si sta deteriorando, con la scuola che si trova sempre più spesso a dover gestire non solo gli alunni, ma anche i genitori. La mancanza di fiducia da parte dei genitori nei confronti dei docenti compromette il processo educativo e rende i ragazzi meno capaci di affrontare autonomamente le difficoltà della vita. L'interferenza costante, aggravata anche dall'uso di strumenti come il registro elettronico, contribuisce a un aumento di stress nei giovani, rendendoli meno inclini ad assumersi le proprie responsabilità.
L'appello degli esperti: lasciamo crescere i ragazzi
Secondo gli esperti, è necessario che i genitori facciano un passo indietro, permettendo ai propri figli di sperimentare il fallimento e di crescere attraverso l'assunzione di responsabilità. I pedagogisti sottolineano che solo così i giovani possono sviluppare le competenze necessarie per affrontare il mondo, evitando di diventare fragili e insicuri. Un'educazione equilibrata richiede una collaborazione tra scuola e famiglia, in cui entrambe le parti rispettino i propri ruoli, evitando che i genitori diventino i "sindacalisti" dei figli.