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La Felicità Sta nel Saper Litigare Bene: L'importanza di Vivere il Conflitto

Il conflitto fa parte della nostra vita quotidiana. Non è possibile evitarlo, e spesso ci troviamo di fronte a situazioni in cui gestirlo adeguatamente fa la differenza tra una vita serena e una vita piena di stress e frustrazioni. Il professor Daniele Novara, pedagogista e direttore del Centro Psicopedagogico per l'Educazione e la Gestione dei Conflitti (CPP), ci ricorda quanto sia cruciale saper affrontare i conflitti in modo efficace per poter vivere meglio e più felici.

La Differenza tra Conflitto e Violenza

Uno degli aspetti fondamentali su cui insiste il professor Novara è la distinzione tra conflitto e violenza. Il conflitto è una parte naturale della vita: è l'inevitabile risultato delle differenze che emergono tra le persone. La violenza, invece, è la risposta distruttiva e nociva a queste differenze. Saper gestire il conflitto significa evitare che questo si trasformi in violenza, imparando a comunicare in modo efficace e rispettoso. Questo approccio non solo ci permette di risolvere le problematiche, ma ci rende anche più resilienti e capaci di affrontare le sfide della vita.

Vivere il Conflitto per Essere Felici

Secondo il professor Novara, la felicità non consiste nell'evitare i conflitti, ma piuttosto nel saperli affrontare con competenza. Vivere bene il conflitto significa imparare a comunicare, ascoltare e cercare soluzioni, piuttosto che aggredire o ricorrere alla violenza. Questo approccio non solo aiuta a risolvere le difficoltà, ma permette anche di vivere relazioni più sane e appaganti. Novara sottolinea l'importanza di un grande programma di alfabetizzazione conflittuale, per insegnare a tutti, dai bambini agli adulti, come gestire i conflitti in modo costruttivo.

Rompere il Guscio: Crescere oltre l'Educazione Ricevuta

Un altro concetto importante è quello di rompere il guscio, ovvero liberarsi dagli schemi dell'educazione ricevuta per costruire un proprio percorso di crescita. Secondo Novara, è fondamentale ricevere un'educazione e una guida durante l'infanzia, ma altrettanto importante è riuscire a sviluppare una propria autonomia in età adulta, liberandosi dai copioni educativi che non sono più utili. Questo processo di liberazione permette di costruire una propria identità e di scegliere quali aspetti dell'educazione ricevuta mantenere e quali abbandonare.

Far Nascere Nuove Risorse: Il Metodo Maieutico

Il metodo maieutico, proposto da Novara, si basa sull'idea di far emergere le risorse e le potenzialità nascoste delle persone. L'obiettivo è favorire un apprendimento attivo, in cui l'individuo è protagonista del proprio processo di crescita. Questo approccio, ispirato al principio montessoriano di "aiutami a fare da solo", promuove un'educazione che non si limita a trasmettere nozioni, ma che stimola la curiosità e la creatività. L'educazione non dovrebbe essere basata sulla ripetizione passiva di concetti, ma dovrebbe incoraggiare le persone a cercare risposte dentro di sé e nell'esperienza pratica.

Il Lavoro di Gruppo: Sinergie Positive

Il professor Novara è un grande sostenitore del lavoro di gruppo e delle sinergie positive che possono nascere dalla collaborazione tra individui. Nella scuola, nella famiglia e in ogni contesto educativo, il gioco di squadra è fondamentale. Lavorare insieme non solo permette di condividere idee, ma favorisce anche la crescita individuale. Ogni persona ha il proprio punto di vista e le proprie competenze, e la collaborazione permette di arricchirsi reciprocamente. Per questo motivo, Novara invita i genitori a comunicare con i figli utilizzando la prima persona plurale ("Ti abbiamo chiesto", "Vogliamo sapere"), per trasmettere l'idea di unione e di solidarietà familiare.

La Scuola Come Luogo di Collaborazione

Anche nella scuola, il lavoro di gruppo dovrebbe essere valorizzato. Secondo Novara, l'apprendimento è più efficace quando gli alunni imparano gli uni dagli altri, sotto la guida di un insegnante che funge da regista. La collaborazione tra studenti favorisce l'acquisizione di competenze sociali e aiuta a superare le difficoltà attraverso il confronto e l'aiuto reciproco. Per questo motivo, sarebbe importante ripensare gli orari scolastici, prevedendo momenti dedicati alla cooperazione tra insegnanti e alla collaborazione tra studenti.

Conclusioni

Saper gestire i conflitti è una competenza fondamentale per vivere una vita serena e appagante. La felicità non sta nell'assenza di conflitti, ma nella capacità di affrontarli in modo costruttivo. Il lavoro del professor Novara e del Centro Psicopedagogico per l'Educazione e la Gestione dei Conflitti si concentra proprio su questo: insegnare a bambini, ragazzi e adulti come vivere il conflitto senza trasformarlo in violenza, come rompere il guscio dell'educazione ricevuta per costruire la propria identità, e come lavorare insieme agli altri per creare sinergie positive. Solo attraverso questi strumenti possiamo costruire una società più democratica, collaborativa e felice.

Di Clelia

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