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Esposizione ai PBDE in Gravidanza: Impatti sulla Salute Materna e Neonatale e Cambiamenti nei Biomarcatori

Il polibromurato difenile (PBDE) è una sostanza chimica utilizzata principalmente come ritardante di fiamma in una vasta gamma di prodotti di consumo, come elettronica, mobili, tessuti, e materiali da costruzione. Tuttavia, l'esposizione a questa sostanza ha suscitato preoccupazioni per la salute pubblica, soprattutto per quanto riguarda la salute materna e infantile.
I PBDE sono sostanze altamente persistenti nell'ambiente, capaci di accumularsi nel corpo umano, in particolare nei tessuti adiposi. Questi composti sono presenti nell'aria, nella polvere, nell'acqua e nei sedimenti, entrando nella catena alimentare e portando alla loro bioaccumulazione. Le principali vie di esposizione umana includono l'inalazione, l'ingestione e il contatto dermico. I neonati e i bambini piccoli risultano particolarmente vulnerabili all'esposizione attraverso il latte materno e la polvere presente nell'ambiente domestico.
Uno degli aspetti più preoccupanti dell'esposizione ai PBDE riguarda i disturbi endocrini. Numerosi studi hanno evidenziato che l'esposizione a questi composti può alterare il sistema endocrino, influenzando i livelli ormonali sia nella madre che nel bambino. In particolare, sono state osservate perturbazioni nei livelli di ormoni tiroidei come TSH, T3 e T4, con possibili effetti negativi sullo sviluppo neurologico del feto.
Gli effetti dell'esposizione ai PBDE durante la gravidanza sono stati associati a una serie di complicanze materne. Alcuni studi hanno mostrato un aumento del rischio di diabete gestazionale e ipertensione gestazionale, condizioni che possono influenzare negativamente la salute della madre e del feto. Le gestanti esposte ai PBDE presentano un rischio maggiore di sviluppare ipertensione e preeclampsia, condizioni che richiedono un attento monitoraggio clinico.
Per quanto riguarda la salute neonatale, l'esposizione ai PBDE è stata collegata a basso peso alla nascita, ridotta lunghezza alla nascita e circonferenza cranica inferiore. Anche se i risultati degli studi non sono sempre coerenti, c'è un chiaro legame tra l'esposizione prenatale ai PBDE e lo sviluppo fetale, con potenziali effetti negativi che potrebbero includere la nascita pretermine e il ritardo della crescita fetale.
Un altro aspetto importante è la capacità dei PBDE di influenzare i biomarcatori materni, come gli ormoni riproduttivi e i marcatori infiammatori, suggerendo un impatto significativo sui meccanismi biologici della madre durante la gravidanza. Questa interferenza potrebbe contribuire ai risultati negativi sulla salute infantile e materna.
In conclusione, l'esposizione ai PBDE rappresenta una preoccupazione significativa per la salute pubblica, soprattutto in popolazioni vulnerabili come le donne in gravidanza e i neonati. Sebbene siano stati compiuti sforzi per ridurre l'uso di questi composti in molti Paesi, la loro persistenza nell'ambiente continua a rappresentare un rischio, sottolineando la necessità di ulteriori ricerche e misure preventive per minimizzare l'esposizione.
FONTE

Di Gaetano

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