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Enteropatia Perdente di Proteine e Calcoli Renali Congeniti: Un Caso Clinico Eccezionale

L'enteropatia perdente di proteine (PLE) è una rara condizione caratterizzata da una grave perdita di proteine attraverso il tratto gastrointestinale. Questa patologia può essere causata da diverse condizioni, come disturbi gastrointestinali erosivi/ulcerativi, condizioni non erosive/non ulcerative e disturbi che causano un aumento della pressione linfatica o interstiziale. La conseguenza è la distruzione della barriera mucosale intestinale o il fallimento del drenaggio linfatico, portando a una eccessiva perdita di proteine nel tratto gastrointestinale e una ridotta capacità di riassorbimento. Questo provoca una serie di sintomi tra cui diarrea cronica, malassorbimento di grassi, ipoalbuminemia e malnutrizione.
Una particolare forma di PLE si presenta nella prima infanzia, ed è caratterizzata da diarrea cronica precoce. Questi casi fanno parte della categoria più ampia delle diarree congenite ed enteropatie (CODEs), spesso associate a intolleranza alimentare e malassorbimento. Mutazioni nel gene DGAT1 sono state riportate come responsabili della patogenesi di PLE e/o CODEs, con significativi progressi nella comprensione delle basi genetiche di questi disturbi grazie alla sequenziamento dell'intero esoma (WES).

Presentazione del Caso

Il caso clinico descritto riguarda un neonato di dieci giorni che si è presentato in ospedale con diarrea severa e frequente, accompagnata da vomito intermittente. Nonostante l'allattamento al seno e successivamente con formula a base di aminoacidi liberi, la condizione del bambino non ha mostrato miglioramenti significativi. L'endoscopia gastrointestinale ha rivelato l'assenza della border brush delle cellule villose superficiali, e il quadro clinico ha suggerito una diagnosi di PLE. Successivamente, il test genetico ha confermato la presenza di mutazioni nel gene DGAT1, che ha permesso di diagnosticare PLE causata da una variante autosomica recessiva del gene.
Oltre alla PLE, il neonato presentava anche calcoli renali congeniti, una condizione molto rara nei neonati. La presenza dei calcoli è stata confermata tramite ultrasonografia renale, che ha evidenziato calcoli in entrambi i reni. Durante il ricovero, il paziente ha subito un peggioramento clinico, sviluppando ritenzione urinaria acuta, infezione del tratto urinario e sepsi, richiedendo un ricovero in terapia intensiva pediatrica e trattamenti d'urgenza come la cistostomia sovrapubica per rimuovere l'urina e stabilizzare le sue condizioni.

Discussione

Le mutazioni del gene DGAT1 possono causare una serie di sintomi, tra cui malassorbimento lipidico e disfunzioni di vari organi. Questo gene è coinvolto nella sintesi dei trigliceridi, un passaggio critico nel metabolismo lipidico. Le mutazioni nel DGAT1 portano a una ridotta espressione della proteina e a disfunzioni del metabolismo dei triacilgliceroli, rendendo le cellule più suscettibili alla tossicità lipidica. Questo processo potrebbe spiegare la patogenesi della PLE nei pazienti con carenza di DGAT1.
La compresenza di PLE e calcoli renali congeniti è estremamente rara, e potrebbe essere collegata alla continua compensazione degli elettroliti attraverso i reni, che causa danni renali. L'accumulo di lipidi nei reni è stato associato a diverse patologie renali, tra cui la nefropatia diabetica e l'insufficienza renale cronica. Inoltre, l'esposizione prolungata alla nutrizione parenterale è stata collegata all'aumento dell'ecogenicità renale e alla nefrocalcinosi in pazienti pediatrici con insufficienza intestinale.
Studi recenti suggeriscono che la disfunzione del metabolismo lipidico, causata dalle mutazioni nel gene DGAT1, possa essere un meccanismo alla base della formazione di calcoli renali congeniti. In particolare, la malassorbimento degli acidi biliari potrebbe influenzare il metabolismo lipidico, portando a una maggiore predisposizione alla formazione di calcoli.

Conclusioni

Questo caso clinico rappresenta una rara combinazione di enteropatia perdente di proteine e calcoli renali congeniti in un neonato, con mutazioni nel gene DGAT1. La diagnosi precoce e il trattamento tempestivo sono fondamentali per evitare complicazioni potenzialmente letali, come disidratazione e malnutrizione. L'uso del sequenziamento dell'intero esoma (WES) si è dimostrato un metodo efficace per la rilevazione precoce delle mutazioni genetiche sottostanti, e potrebbe diventare uno strumento chiave nella diagnosi neonatale di PLE e altre patologie genetiche rare.
I risultati di questo studio sottolineano l'importanza di considerare la carenza di DGAT1 nei neonati con diarrea inspiegabile e vomito, in particolare quando associati a PLE. L'identificazione tempestiva delle mutazioni genetiche può consentire un trattamento mirato e migliorare significativamente la qualità della vita dei pazienti affetti.

Di Gaetano

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