Elezione Parlamentare Anticipata in Serbia: Trionfa il Partito di Vucic tra Controversie e Contestazioni
Nelle elezioni parlamentari anticipate in Serbia, il Partito Progressista Serbo (Sns), guidato dal presidente Aleksandar Vučić, ha ottenuto una vittoria significativa. Con una percentuale di voto di circa il 46,7%, il partito ha conquistato la maggioranza dei seggi nell'assemblea nazionale, confermando così la forte presenza di Vučić nella politica serba. Il presidente ha affermato di aspettarsi un risultato eccellente e possibilmente la maggioranza assoluta per l'Sns, che ha guidato tutti i governi serbi nell'ultimo decennio.
Tuttavia, queste elezioni sono state segnate da controversie. L'opposizione, rappresentata principalmente dalla coalizione "La Serbia contro la violenza" (Spn), che ha ottenuto circa il 23,5% dei voti, ha sollevato accuse di irregolarità. Hanno denunciato brogli elettorali, incluso il trasporto di elettori non residenti a Belgrado per votare a favore dell'Sns, e hanno chiesto l'annullamento del voto e la ripetizione delle elezioni municipali nella capitale. La commissione elettorale, tuttavia, ha respinto queste denunce, affermando che le irregolarità non erano tali da pregiudicare la validità del voto.
Gli osservatori internazionali hanno menzionato alcuni casi isolati di violenza e accuse riguardanti il trasporto di elettori per sostenere il partito al potere nelle elezioni locali. Hanno anche osservato che il partito di governo (l'Sns di Vucic) ha goduto di un vantaggio sistematico che ha creato condizioni ingiuste nella campagna elettorale.
In parallelo, il Partito Socialista Serbo (Sps), guidato da Ivica Dacic, ha registrato un calo significativo nel sostegno, ottenendo solo circa il 6,57% dei voti, un netto calo rispetto alle precedenti elezioni parlamentari. Dacic non ha escluso la possibilità di dimettersi dalla guida del partito a causa di questo risultato deludente.
In sintesi, le elezioni hanno rafforzato la posizione di Vučić e del suo partito, nonostante le contestazioni e le accuse di irregolarità da parte dell'opposizione e delle osservazioni internazionali sulla parità di condizioni nella campagna elettorale.