Effetto dei Diversi Modelli Alimentari sui Fattori di Rischio Cardiometabolico
Le malattie cardiovascolari (CVD) rappresentano una delle principali cause di morte nel mondo, con circa 17 milioni di decessi all'anno. I fattori di rischio cardiometabolico, come dislipidemia, ipertensione, obesità, diabete di tipo 2 (T2D) e sindrome metabolica (MetS), sono strettamente collegati tra loro e contribuiscono significativamente all'aumento del rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. Le modifiche dello stile di vita, tra cui l'adozione di modelli alimentari specifici, possono svolgere un ruolo fondamentale nella riduzione di questi rischi.
Questo articolo esplora gli effetti di vari modelli alimentari sui fattori di rischio cardiometabolico, evidenziando le prove più recenti su diete come la dieta mediterranea, la dieta a basso contenuto di carboidrati (LCD), la dieta a basso indice glicemico (low-GI), la dieta chetogenica, la dieta ad alto contenuto proteico (HP), la dieta DASH, la dieta Portfolio, la dieta nordica e la dieta vegetariana.
Dieta Mediterranea
La dieta mediterranea è caratterizzata da un elevato consumo di grassi monoinsaturi (principalmente dall'olio d'oliva), frutta, verdura, cereali integrali, legumi e pesce, con un moderato consumo di vino durante i pasti. Le evidenze suggeriscono che questa dieta può ridurre il BMI (−30%), i livelli di HbA1c (−30%) e l'insulina plasmatica a digiuno (circa −10 pmol/L).
Gli effetti benefici della dieta mediterranea sono attribuiti principalmente alle sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, dovute all'alto contenuto di polifenoli e fibre presenti in alimenti come olive, frutta, verdura e cereali integrali. Questi componenti aiutano a ridurre l'infiammazione sistemica e il rischio di sviluppare la sindrome metabolica e malattie del fegato grasso non alcolico.
Dieta a Basso Contenuto di Carboidrati (LCD)
La dieta a basso contenuto di carboidrati (LCD) si basa sulla riduzione dell'apporto di carboidrati, in particolare quelli raffinati. Le evidenze mostrano che questa dieta è efficace nel ridurre la pressione arteriosa sistolica (SBP) (−6 mmHg), i trigliceridi (TG) (−6 mg/dL), il peso corporeo (−5 kg) e migliorare la resistenza all'insulina.
La dieta LCD è associata anche a miglioramenti del profilo lipidico e una riduzione del BMI e della circonferenza vita (WC). Questi benefici derivano dalla riduzione dell'insulino-resistenza e dei livelli di grasso viscerale, contribuendo così a una migliore gestione del rischio cardiometabolico.
Dieta a Basso Indice Glicemico (Low-GI)
La dieta a basso indice glicemico (low-GI) si concentra su alimenti che provocano una risposta glicemica moderata o bassa, come legumi, cereali integrali e la maggior parte dei frutti. Le evidenze suggeriscono che la dieta low-GI può migliorare significativamente la glicemia a digiuno e ridurre il peso corporeo.
Questa dieta è particolarmente popolare tra le persone con diabete, poiché riduce l'iperglicemia e l'iperinsulinemia, contribuendo a una migliore gestione della glicemia e alla riduzione dello stress ossidativo.
Dieta Chetogenica
La dieta chetogenica è caratterizzata da un elevato apporto di grassi e un basso consumo di carboidrati e proteine. Nonostante sia spesso utilizzata per la perdita di peso rapida, le evidenze mostrano che questa dieta ha effetti controversi sui fattori di rischio cardiometabolico, soprattutto a causa dell'alto contenuto di colesterolo. Tuttavia, sono stati osservati alcuni benefici nella riduzione dei livelli di trigliceridi.
Dieta ad Alto Contenuto Proteico (HP)
Le diete ad alto contenuto proteico (HP) prevedono un apporto proteico giornaliero di 1,2-1,6 g per kg di peso corporeo. Nonostante siano popolari per migliorare la massa muscolare e la perdita di peso, le evidenze non mostrano benefici significativi per la riduzione del rischio cardiometabolico.
Dieta DASH
La dieta DASH ("Dietary Approaches to Stop Hypertension") è stata sviluppata per ridurre la pressione arteriosa. Questa dieta include carboidrati, latticini a basso contenuto di grassi, carne magra, verdure, frutta, noci e semi. Le evidenze mostrano che la dieta DASH è efficace nel ridurre la pressione arteriosa sistolica e diastolica e il peso corporeo, rendendola una scelta eccellente per la prevenzione delle malattie cardiovascolari.
Dieta Portfolio
La dieta Portfolio è una dieta a base vegetale che combina noci, proteine vegetali (come la soia), fibre solubili e steroli vegetali. Questa dieta ha dimostrato di migliorare il profilo lipidico, riducendo significativamente i livelli di LDL-c, colesterolo non-HDL e apolipoproteina B (Apo B).
Dieta Nordica
La dieta nordica è caratterizzata dal consumo di cereali integrali, frutti di bosco, pesce grasso e olio di colza. Le evidenze suggeriscono che la dieta nordica può avere un effetto positivo sulla riduzione dell'incidenza di eventi cardiovascolari e sulla mortalità cardiovascolare, in particolare tra le persone con sindrome metabolica o pressione alta.
Dieta Vegetariana
La dieta vegetariana esclude il consumo di carne e prodotti animali ed è ricca di fibre, antiossidanti e grassi insaturi. Le evidenze mostrano che la dieta vegetariana può migliorare il profilo lipidico, riducendo i livelli di colesterolo totale e LDL-c, contribuendo alla riduzione del rischio cardiovascolare.
Conclusioni
I diversi modelli alimentari hanno effetti variabili sui fattori di rischio cardiometabolico. La dieta a basso contenuto di carboidrati (LCD), la dieta a basso indice glicemico (low-GI), la dieta DASH, la dieta Portfolio e la dieta nordica mostrano prove significative di benefici nella riduzione della pressione arteriosa, del peso corporeo e del profilo lipidico. Tuttavia, altre diete, come la dieta chetogenica e la dieta ad alto contenuto proteico (HP), non mostrano benefici altrettanto consistenti.
La scelta di un modello alimentare adatto dovrebbe essere personalizzata in base alle esigenze individuali, e ulteriori ricerche sono necessarie per comprendere appieno i meccanismi attraverso cui queste diete influenzano i fattori di rischio cardiometabolico.