Effetti collaterali (positivi) dell'e-commerce
Gli acquisti online sono ormai una abitudine consolidata in molti dei nostri connazionali. Lo conferma una recente indagine del NetCommm eCommerce Forum secondo la quale il commercio per via elettronica è cresciuto continuamente in Italia a partire dal 2010 facendo registrare nel corso dello scorso anno, il 2014, un aumento del +16%.
Un aumento che tanto è significativo quanto più lo si riporta al momento di crisi economica che è era ancora molto evidente l'anno scorso e che sembra lasciare qualche spiraglio di luce alla crescita solo da qualche mese a questa parte. Secondo la stessa indagine l'e-commerce continuerà a crescere anche nel 2015 con aumento percentuale del 15% coinvolgendo un mercato complessivo da circa 15 miliardi di euro (ovvero quasi metà dell'intero valore di una finanziaria).
L'indagine del NetComm eCommerce Forum ha inoltre visto come siano in particolare gli acquisti in mobilità, ovvero da smartphone e tablet, quelli più in crescita; si parla in questo caso di Mobile Commerce cresciuto del 78% in Italia nel 2014 e destinato a crescere di un ulteriore 68% quest'anno muovendo un mercato complessivo di 1.8 miliardi, e con un outlook per il 2016 ancora in crescita.
Quando si parla di boom del commercio online non dobbiamo solo pensare alla crescita dei beni che sono direttamente oggetto delle vendite in atto, ma dobbiamo necessariamente considerare anche tutto quello che attiene all'indotto.
Pensiamo ad esempio all'imballaggio, alle aziende che lo producono e a quelle che si occupano di distribuire i materiali da imballaggio come ratioform.it, che sono cresciute di pari passo con il boom degli e-commerce.
Secondo gli ultimi dati l'industria italiana degli imballaggi dopo un lungo periodo di crisi è tornata di nuovo a crescere nel corso del 2014 arrivando ad un volume complessivo di 15 milioni di tonnellate di produzione a cui poi è corrisposto un fatturato di 30 miliardi di euro (l'1.9% del PIL ed il 3.8% di tutta l'industria manifatturiera italiana), in aumento del 2.7% rispetto al 2013.
Per il 2016 è prevista invece una produzione di 15.1 milioni di tonnellate (tante ma meno dei 16 milioni di tonnellate del 2007) per un fatturato complessivo di poco superiore ai 30 miliardi di euro.
In termini di comparto il boom degli imballaggi è diversamente articolato a seconda dei settori commerciali. L'aumento principale ad esempio è quello relativo all'alluminio (cresciuto del 6%) seguito a ruota dagli imballaggi dell'acciaio la cui crescita nel 2014 è stata di poco superiore al 3%.
Ma con il boom dell'e-commerce, a proposito di effetti collaterali (positivi), non cresce solo l'industria degli imballaggi ma anche quella legata al trasporto merci.
O almeno questo è il dato (positivo) di fine 2014 riportato da Confetra (Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica).
Secondo Confetra l'intero settore dei trasporti è tornato finalmente a crescere anche se i volumi di traffico e d'affari restano lontani dai livelli ante 2007; la crescita è dimostrata dall'aumento dell'import intercontinentale e dal parallelo aumento dei courier. Si vedono inoltre, tra le aziende a Confetra, una minor presenza di quelle che in gergo vengono chiamate "sofferenze bancarie" e delle insolvenze.