• 0 commenti

Due Famosi ETF Americani Sbarcano in Europa: Cosa Cambia per gli Investitori

Due ETF molto popolari negli Stati Uniti, JEPI e JEPQ, sono finalmente disponibili anche per gli investitori europei. Si tratta di strumenti di investimento gestiti da J.P. Morgan, che negli USA hanno riscosso un grande successo, soprattutto per la loro capacità di fornire dividendi mensili generosi. La loro introduzione in Europa rappresenta un'importante novità per chi cerca strumenti di investimento che offrano rendimenti periodici, con l'obiettivo di fornire un flusso di reddito stabile. Ma come funzionano questi ETF e quali sono le principali differenze rispetto a quelli già esistenti in Europa?

Caratteristiche dei Due ETF: JEPI e JEPQ

Questi due ETF hanno l'obiettivo di garantire, per quanto possibile, un flusso di dividendi mensili piuttosto elevato, arrivando quasi all'1% al mese. Sono prodotti gestiti in maniera attiva, il che significa che il gestore del fondo sceglie quali azioni inserire nel portafoglio e utilizza anche strategie di vendita di opzioni call per generare ulteriori profitti.

  • JEPI: Questo ETF si concentra su un paniere di azioni che punta a replicare l'indice S&P 500. Tuttavia, a differenza di altri strumenti simili, ha la capacità di partecipare maggiormente al potenziale rialzo del mercato grazie alla strategia di gestione attiva e alla vendita di opzioni call su parte del portafoglio.

  • JEPQ: L'altro ETF è strutturato in modo simile, ma prende come riferimento l'indice Nasdaq. Questo significa che investe principalmente in titoli tecnologici ad alta crescita, come quelli presenti nel Nasdaq 100, e offre dividendi che possono raggiungere l'1% al mese.

Differenze con gli ETF Esistenti in Europa

Alcuni potrebbero dire che strumenti simili esistono già in Europa, come il Global X Nasdaq 100 Covered Call ETF. Tuttavia, vi sono delle differenze sostanziali. Gli ETF di Global X adottano una strategia che limita la partecipazione ai rialzi più forti del mercato, poiché vendono covered call su tutto il portafoglio, creando un tetto massimo ai guadagni potenziali. Questo significa che, in un mercato fortemente rialzista, questi ETF rischiano di rimanere indietro rispetto all'andamento generale dell'indice.
Gli ETF di J.P. Morgan, invece, sono strutturati per consentire una partecipazione più ampia al rialzo dell'indice, anche se utilizzano la vendita di opzioni per generare un reddito aggiuntivo. Questa caratteristica li rende particolarmente interessanti per chi vuole ottenere dividendi elevati senza rinunciare alla possibilità di beneficiare del rialzo dei mercati.

Strategia di Investimento e Composizione del Portafoglio

La strategia adottata dagli ETF JEPI e JEPQ si basa sull'investimento in azioni ad alta capitalizzazione e sull'utilizzo di equity-linked notes (ELN), strumenti finanziari complessi che combinano obbligazioni e opzioni, per generare ulteriore rendimento. Gli ETF sono composti principalmente da azioni di grandi aziende tecnologiche e ad alta crescita, come Nvidia, Apple, Microsoft, Amazon e altre, con una gestione attiva che permette di scegliere i titoli più promettenti del momento.
La gestione attiva consente al fondo di reagire ai cambiamenti di mercato, selezionando e modificando la composizione del portafoglio. Questo approccio è diverso rispetto a quello di altri ETF che replicano in modo passivo un indice, come il Global X Nasdaq 100. In questi ultimi, il rendimento dipende interamente dall'andamento dell'indice e dalla vendita di opzioni, senza la flessibilità di selezionare attivamente i titoli migliori.

Performance degli ETF JEPI e JEPQ

In termini di capital gain, ovvero l'aumento di valore dell'investimento nel tempo, gli ETF di J.P. Morgan hanno mostrato performance migliori rispetto agli strumenti di Global X, specialmente in un contesto di mercato rialzista. Dal 2022, il JEPQ ha registrato un capital gain del 15%, rispetto al 2% del corrispondente ETF di Global X. Se consideriamo il total return, ovvero il guadagno totale comprensivo dei dividendi, il JEPQ ha raggiunto il 51%, contro il 37% del Global X.
Questo significa che gli ETF JEPI e JEPQ non solo garantiscono dividendi elevati, ma riescono anche a partecipare in modo significativo al rialzo del mercato, offrendo un rendimento complessivo superiore rispetto agli strumenti simili già presenti in Europa.

Quali Sono i Vantaggi per gli Investitori Europei?

Gli ETF JEPI e JEPQ rappresentano un'opportunità interessante per gli investitori europei che desiderano ottenere un flusso di reddito mensile costante attraverso i dividendi, senza però rinunciare al potenziale di crescita del capitale. Questo li rende particolarmente adatti a chi vuole un reddito regolare, come un affitto, ma anche a chi desidera partecipare ai rialzi del mercato. Inoltre, questi ETF sono quotati su diverse borse europee, come Zurigo, Londra e Francoforte, e sono acquistabili attraverso broker che offrono accesso a queste borse.
Un aspetto da considerare è la possibilità di acquistare questi ETF anche tramite la normativa UCITS, che permette agli investitori europei di accedere a prodotti finanziari in modo conforme alle normative locali. Questo rende più facile l'acquisto e la gestione di questi strumenti rispetto a quelli quotati solo negli Stati Uniti.

Conclusioni

Gli ETF JEPI e JEPQ di J.P. Morgan portano una ventata di novità per gli investitori europei, offrendo dividendi mensili elevati e una partecipazione al rialzo del mercato, grazie alla loro strategia di gestione attiva e alla combinazione di investimenti in azioni e strumenti derivati. Questi ETF possono rappresentare un'interessante alternativa per chi cerca un equilibrio tra rendimento stabile e potenziale di crescita, senza dover scegliere necessariamente tra distribuzione o accumulazione.
Se sei interessato a generare un flusso di reddito stabile e partecipare alle opportunità di crescita del mercato, i nuovi ETF di J.P. Morgan potrebbero essere la scelta giusta per te. Assicurati di fare le tue ricerche e di valutare attentamente i rischi e le potenzialità di questi strumenti prima di prendere una decisione di investimento.

Di Roberto

Lascia il tuo commento