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Distruzione Massiccia in Spagna: Valencia e Barcellona Sotto le Acque

La Spagna orientale è stata colpita da una serie di piene catastrofiche che hanno devastato le città di Valencia e Barcellona. Questa crisi climatica ha portato a gravi conseguenze per entrambe le città, con danni significativi alle infrastrutture e un numero elevato di vittime. Barcellona si trova ora in stato di emergenza, mentre Valencia sta cercando di riprendersi da una delle catastrofi naturali più devastanti del secolo in Europa.

Barcellona Sotto l'Acqua

Dopo le recenti piene a Valencia, un nuovo tifone di piogge ha colpito Barcellona, portando la città in uno stato di allarme rosso. Le autorità catalane hanno emesso un avviso di pericolo a causa delle intense piogge, chiedendo ai residenti e ai visitatori di evitare spostamenti non necessari. Strade allagate e ritardi nei servizi ferroviari hanno paralizzato parte dell'aeroporto di El Prat, dove anche i terminal e i parcheggi sono stati sommersi dalle acque, causando la cancellazione di almeno 70 voli e il dirottamento di altri 18.

Valencia e l'Impatto della Tragedia

La situazione a Valencia è stata ancora più tragica. Le piene improvvise hanno causato la morte di almeno 27 persone, e le immagini che emergono da Valencia mostrano veicoli spazzati via dalle acque torrenziali. Anche altre aree della Spagna, come Malaga, hanno vissuto eventi climatici estremi che hanno messo a dura prova la popolazione e le infrastrutture.

Le Critiche al Governo Regionale

Il leader regionale di Valencia, Carlos Masan del Partito Popolare (PP), è stato aspramente criticato per la sua risposta tardiva alla catastrofe. Nonostante l'allerta meteo emessa dalla Agenzia Meteorologica Nazionale Spagnola (AMT), Masan ha atteso circa 12 ore prima di rilasciare un avviso pubblico, momento in cui i danni causati dalle piene erano già ampiamente diffusi.
Le critiche a Masan non si fermano solo ai ritardi nella risposta. Alcuni accusano anche la sua decisione controversa dell'anno scorso di sciogliere l'unità di emergenza dedicata alla gestione delle calamità. Nella sua difesa, Masan ha in parte accusato la Confederazione Idrografica, sostenendo che non è riuscita a mantenere attivi gli avvisi idrologici, ma la Confederazione ha ribadito che il loro compito è solo monitorare le precipitazioni e i livelli d'acqua, lasciando la gestione degli avvisi al governo.

Risorse Aggiuntive e Risposta Militare

In risposta alla crisi, sono stati mobilitati ulteriori risorse e forze militari. Circa 15.000 membri del personale militare, della Guardia Civile e della polizia sono ora dispiegati per fornire supporto nelle aree colpite, raddoppiando gli sforzi rispetto al precedente fine settimana. Tuttavia, Masan è stato accusato di non aver richiesto adeguatamente l'assistenza militare. Javier Marcos, capo dell'unità di emergenza militare spagnola, ha sottolineato che il protocollo richiede una richiesta formale da parte dei leader regionali, smentendo l'affermazione di Masan secondo cui l'esercito avrebbe dovuto agire autonomamente.

Conclusione

Le piene devastanti che hanno colpito la Spagna orientale hanno lasciato dietro di sé un bilancio pesante, sia in termini di vittime che di danni materiali. La mancanza di una risposta rapida e coordinata da parte delle autorità ha aggravato la situazione, suscitando critiche e richieste di maggiore responsabilità. In un contesto in cui eventi climatici estremi diventano sempre più frequenti, diventa cruciale migliorare la capacità di risposta e la preparazione per minimizzare i danni e salvare vite umane.

Di Gaetano

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