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Diabete di Tipo 2, Disfunzione del Tessuto Adiposo e Cancro al Seno: Ruolo dei Nutraceutici dalle Microalghe

Il cancro al seno è attualmente il tipo di tumore più comune nelle donne, rappresentando la principale causa di morte da cancro a livello mondiale. L'incidenza del cancro al seno è collegata a diversi fattori, tra cui una cattiva salute metabolica, come quella associata al diabete di tipo 2 (T2DM). Il diabete di tipo 2, caratterizzato da resistenza all'insulina, iperinsulinemia e iperglicemia, è un fattore di rischio emergente per il cancro al seno.
Le donne con T2DM hanno una maggiore probabilità di sviluppare tumori di grandi dimensioni e in stadi avanzati rispetto a chi non ha questa malattia. Questa correlazione tra T2DM e cancro al seno può essere attribuita a meccanismi come l'iperglicemia, che promuove la proliferazione e l'invasività delle cellule tumorali, e l'iperinsulinemia, che ha effetti mitogeni sulle cellule del seno.

Meccanismi alla Base della Relazione tra T2DM e Cancro al Seno

  • Iperglicemia: L'aumento dei livelli di glucosio nel sangue facilita la proliferazione delle cellule tumorali. Il fenomeno noto come effetto Warburg descrive il modo in cui le cellule tumorali metabolizzano il glucosio in condizioni aerobiche e anaerobiche per favorire una crescita accelerata. L'iperglicemia contribuisce alla transizione epiteliale-mesenchimale (EMT), un processo che rende le cellule tumorali più invasive e resistenti alla morte cellulare programmata.

  • Iperinsulinemia: L'eccesso di insulina circolante, caratteristico del T2DM, stimola la crescita cellulare attraverso vie come la PI3K/AKT e la MAPK. Inoltre, l'iperinsulinemia aumenta la disponibilità di IGF-1 (fattore di crescita insulino-simile), che ha un effetto pro-tumorale. Le cellule del cancro al seno presentano una densità maggiore di recettori per l'insulina rispetto alle cellule normali, aumentando così la loro sensibilità agli effetti della sovrapproduzione di insulina.

  • Disfunzione del Tessuto Adiposo: Il tessuto adiposo disfunzionale produce adipocitochine pro-infiammatorie, come la leptina, la resistina e livelli ridotti di adiponectina, tutte implicate nella promozione della crescita del cancro al seno. In particolare, l'aumento della leptina è correlato a una maggiore proliferazione delle cellule tumorali, mentre la resistina contribuisce alla transizione epiteliale-mesenchimale, favorendo l'invasività e la metastatizzazione del tumore.

Il Potenziale dei Nutraceutici dalle Microalghe

Le microalghe rappresentano una fonte innovativa di nutraceutici, composti bioattivi che hanno il potenziale di mitigare i meccanismi patogeni legati al T2DM e al cancro al seno. Alcuni dei composti bioattivi prodotti dalle microalghe includono:

  • Acidi Grassi Omega-3: Gli acidi grassi polinsaturi omega-3 (PUFA), come l'EPA e il DHA, possono migliorare la sensibilità all'insulina e inibire le vie pro-infiammatorie che contribuiscono alla progressione del cancro. Gli omega-3 possono anche aumentare i livelli di adiponectina, che è inversamente correlata al rischio di cancro al seno. Gli studi suggeriscono che l'assunzione di omega-3 possa ridurre il rischio di cancro al seno e supportare l'efficacia della chemioterapia.

  • Antiossidanti: Le microalghe sono ricche di antiossidanti, come il β-carotene, l'astaxantina, e altri polifenoli, che possono aiutare a ridurre lo stress ossidativo e migliorare la salute metabolica. Questi antiossidanti svolgono un ruolo nella prevenzione della progressione tumorale attraverso la neutralizzazione dei radicali liberi e la modulazione delle vie di segnalazione pro-infiammatorie, come la NF-κB.

Conclusioni

Il diabete di tipo 2 rappresenta un fattore di rischio significativo per il cancro al seno a causa degli effetti dell'iperglicemia, dell'iperinsulinemia e della disfunzione del tessuto adiposo. I nutraceutici derivati dalle microalghe rappresentano un promettente strumento per migliorare la salute metabolica e ridurre il rischio di cancro al seno. L'implementazione di questi nutraceutici, come parte di una dieta sana, può non solo contribuire alla prevenzione del T2DM, ma anche mitigare gli effetti negativi sulla progressione del cancro al seno, offrendo un approccio complementare alla terapia oncologica.
FONTE

Di Gaetano

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