Crozza Ballarò 13 Novembre: il confronto dei Fantastici 5 e la maledizione di Di Pietro [VIDEO]
La copertina di Crozza per Ballarò del 13 Novembre non poteva che essere dedicata al confronto andato in onda ieri sera su Sky che ha riguardato i cinque candidati del Pd alle primarie. Il comico genovese come consuetudine rivolgendosi a Giovanni Floris, conduttore del programma di Rai Tre tocca con estrema satira gli argomenti degli ultimi giorni e lo fa con la maestria che lo contraddistingue.
Parte dai Fantastici 5 (l’immagine utilizzata dal Pd come manifesto per il confronto) il comico genovese e non lascia spazio ad altro se non per tornare alla polemica Renzi-Marchionne di qualche giorno fa imitando il dirigente della Fiat che chiede ai candidati del Pd se vogliono lavorare in Usa per Fiat, “saldando nella fabbrica di Boston o montando marmitte”.
Presente in studio a Ballarò, Nichi Vendola, candidato Premier alle primarie del Pd, Crozza gli si rivolge sempre con tono scherzoso: “Cielo ha fatto il record di ascolti, ora le farà condurre un programma tutto suo, “Voglio sposarmi disperatamente” imitando la particolare “parlata” di Vendola. Crozza riconosce il successo del confronto soprattutto in termini di share e di ascolti, “Giova, quelli di Sky ti hanno fregato con il confronto delle primarie, lo sai perchè i cinque candidati non si sono fidati di te, perchè hanno avuto paura che il loro carisma venisse oscurato da Pagnoncelli”.
Crozza e quel manifesto del Pd sul confronto: “I nostri padri partigiani se avessero visto il manifesto fatto dalla Marvel quando prima veniva fatto da Marx ed Engels, avrebbero fatto un passo indietro ritornando in montagna a sciare”. Renzi davanti alle telecamere si trova molto a suo agio, per Crozza invece Bersani sembra “Una mondina al privè del Billionaire”. Tutti d’accordo alla critica verso Marchionne, con una battuta di Renzi, “Se la Fiat farà una buona macchina noi non ci offendiamo”. Crozza non può non citare Maruccio, esponente di Idv della regione Lazio, arrestato nelle scorse ore per dei fondi del partito molto poco chiari. Il comico imita Di Pietro che chiude con un “Maledetto a me e la Gabbianella e la gatta”.
Fabio Billeri